i paesi più gay-friendly * diritti LGBT intorno al mondo
Viaggiare significa (anche) libertà. Ma è possibile sentirsi liberi se si è discriminati per il solo fatto i essere omosessuali? Abbiamo intervistato Stefan e Sebastien di www.nomadicboys.com per sapere di più sui diritti LGBT intorno al mondo.
Presentatevi ai nostri lettori
Piacere, Stefan e Sebastien, siamo una coppia gay. Abbiamo lasciato il nostro lavoro e la nostra città (Londra) nei primi mesi del 2014 per viaggiare in Asia. E da allora non siamo più tornati alla nostra vecchia vita.
Stefan ha 33 anni e faceva l’avvocato. Di origini greche-cipriote, è nato e cresciuto a Londra. Sebastien ha un anno in più ed è un vero nerd informatico. E’ nato in Francia ma ben presto si è trasferito a Londra per lavorare nel mondo della finanza.
Londra è la città che ci ha fatto incontrare. E durante i nostri primi sette anni insieme abbiamo sempre amato viaggiare.
Il nostro sogno era quello di viaggiare il più possibile e di farlo a tempo pieno. Quindi dopo qualche anno abbiamo deciso di iniziare a risparmiare e provare a partire, senza una meta finale e un biglietto di ritorno: a Giugno 2014 abbiamo lasciato Londra per fare un grande viaggio in Asia. E da allora non l’abbiamo più lasciata.
Abbiamo creato il nostro blog (Nomadic Boys) appena prima di partire, perché potessimo tenere traccia (e ridere!) delle nostre avventure e condividerle con i nostri amici e parenti. Da allora è cresciuto molto, in particolar modo all’interno della comunità gay.
Il nostro obiettivo è continuare così. Viaggiare e far crescere il nostro blog, che poi è sia la nostra vita ehc il nostro lavoro.
Scrivete di paesi, hotel, spiagge, gay-friendly… pensate che un giorno questo tipo di guida possa diventare obsoleta? La discriminazione degli omosessuali diventerà mai un triste ricordo in tutto il mondo?
Purtroppo la strada perché la discriminazione nei confronti degli omosessuali cessi di esistere è molto lunga. Siamo così lontani da questo obiettivo che non riesco neanche a pensare al giorno in cui possa finalmente essere raggiunto. Oggi ci sono ancora 74 paesi dove è illegale essere gay e in 13 di questi è un reato punibile con la pena di morte.
Anche in paesi dove essere gay non è affatto un crimine è la società a discriminare. In alcuni paesi, molto conservatori, i nostri consigli sono indispensabili: sai che significa poter prenotare una stanza doppia in un hotel e sentirsi in obbligo di giustificarsi e non dover chiedere per cortesia un letto matrimoniale e non due letti separati?
Domanda classica #1: quali sono le destinazioni più gay-friendly?
Spagna, Argentina, Thailandia, Uruguay, Taiwan, Giappone, Colombia, le due coste, est e ovest, degli Stati Uniti, Germania e Olanda.
Domanda classica #2: quali sono le destinazioni meno gay-friendly?
Essere gay in ognuno di questi paesi è punibile con la pena di morte: Iran, Arabia Saudita, Mauritania, Afghanistan, Pakistan, Qatar, Emirati Arabi, alcune parti della Nigeria e della Somalia e alcune parti di Siria e Iraq.
Vedi qualche differenza di discriminazione per coppie di omosessuali maschili o femminili?
Abbiamo tutti diverse aspettative e necessità quando viaggiamo, indipendentemente dal fatto di essere etero, gay o lesbiche. I giovani in linea di massima vogliono divertirsi mentre i più anziani sono alla ricerca di relax. Altri vorranno stare in contatto con la natura mentre alcuni preferiranno una vacanza orientata allo shopping.
Ma dopo una giornata intera dedicata alle attività che più amiamo, una volta tornati in albergo, torniamo tutti uguali: vogliamo essere accettati per quello che siamo, vogliamo poter andare in un hotel e sentirci liberi di dormire nello stesso letto con la persona che amiamo senza dover combattere o pregare per farlo.
Noi siamo italiani… voi siete mai stati in Italia? Come vedete la situazione dalle nostre parti?
Siamo stati in Italia molte volte e ne siamo innamorati. Abbiamo festeggiato il nostro primo anniversario a Venezia! Stefan ha girato in lungo e in largo il vostro paese, rimanendo colpito in particolare da Firenze.
Purtroppo devo ammettere che l’Italia è molto indietro rispetto al resto d’Europa in termini di diritti LGBT. La chiesa ha troppa influenza sulla società, diversamente da quanto avvenga in Spagna. Siamo però stati molto contenti di sentire che nel 2016 finalmente anche l’Italia ha approvato le unioni civili. Aspettiamo che queste evolvano presto in una piena equiparazione del matrimonio tra coppie etero e gay.