isola di krk * croazia * haludovo palace hotel * gioco d’azzardo
La parte più spensierata delle nostre giornate di aprile in Croazia è sicuramente quella passata passeggiando lungo le spiagge e i porti dei paesini sulla costa. Chilometri e chilometri tra rocce, spiagge (anche di cemento), vegetazione incolta e enormi edifici in disuso che si affacciano su un mare blu intenso. È il caso dell’Haludovo Palace Hotel e del Penthouse Adriatic Club Casinò di Malinska, sull’Isola di Krk.In breve tempo questi paesaggi sono diventati per noi rassicurante routine e, dopo poche incursioni tra le rovine di questi hotel fantasma, abbiamo riposto le macchine fotografiche e ricominciato a passeggiare distrattamente tra una costruzione e l’altra senza dedicargli troppa attenzione. Quando però ci siamo trovati davanti le rovine dell’Haludovo Palace Hotel, abbiamo abbandonato la nostra rassicurante passeggiata da anziani sulla spiaggia e ci siamo addentrati, scavalcando radici e calcinacci, all’interno dell’enorme complesso alberghiero.
Nel 1972 il fondatore di Penthouse ha investito a Malinska in Croazia
L’Haludovo Palace Hotel è stato un resort situato sull’isola di Krk, costruito lungo la costa della quieta cittadina di Malinska (che abbiamo visitato in una tranquilla settimana di Aprile) nei primi anni settanta. L’idea era quella di attrarre con lusso estremo e design stravagante i ricchi dell’occidente verso le immacolate coste dell’allora Jugoslavia. Nel 1972, un anno dopo la sua apertura, Bob Guccione, fondatore della rivista americana per adulti Penthouse, ha investito 45 milioni di dollari nel progetto e ha aperto un nuovo casinò luccicante e sfarzoso all’interno dell’albergo, il Penthouse Adriatic Club Casino.
Immaginate, a pochi metri da un placido paese di pescatori, una costruzione imponente con giardini pensili, fontane, piscine azzurre dove cameriere in topless servono cocktail a giocatori d’azzardo. Pensate quindi a campi da bowling per turisti americani e da badminton per quelli inglesi e a leggende che raccontano di piscine riempite di champagne. Ciliegina sulla torta la presenza di hostess di tutte le nazionalità, importate direttamente dalla corte Penthouse, insieme a quintali di caviale e aragoste.
Purtroppo la guerra fredda non ha aiutato questo business di lusso e spensieratezza: dopo un solo anno di festini e celebrazioni da record il casinò ha chiuso i battenti quando gli stranieri hanno smesso di arrivare e le leggi sul gioco d’azzardo di sono fatte più restrittive. Dopo un periodo di autogestione e diversi passaggi di proprietà anche l’albergo è stato costretto a tirare i remi in barca. In particolare dopo la fine della guerra nella ex Jugoslavia il complesso è stato privatizzato e successivamente è stato oggetto di diverse speculazioni finanziarie che l’hanno portato a chiudere nel 2001.
Da allora l’Haludovo Palace Hotel e il Penthouse Adriatic Club Casino giacciono inermi e abbandonati laddove sono stati costruiti. Da allora quel che resta del casinò e dell’hotel sono in decadenza, nascosti da una fitta vegetazione, sventrati e depredati di tutto ciò che può avere valore ma ancora attraenti agli occhi di chi sa immaginare quel che fu e soprattutto nella memoria di chi lo ricorda come un guizzo di vitalità e una promessa di benessere in un momento buio della storia della Croazia e dei paesi balcanici in generale.
Photo credits: Yomadic.
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