fotografia di uno dei paesi più multiculturali al mondo
Quarto principale centro finanziario del mondo e una delle città cosmopolite per eccellenza: Singapore è uno stato nato recentemente (se si considera la fondazione nel 1819) con una grandissima storia di immigrazione e una fortissima presenza di stranieri residenti. Ma chi sono quindi i singaporeani? Ecco qualche curiosità svelata sulla demografia di Singapore, dati che vi serviranno per comprendere meglio questo inusuale paese e i suoi abitanti. Vi state chiedendo quanti abitanti ha Singapore? Presto detto: a giugno 2018, la popolazione ammontava a 5,64 milioni. Una grande percentuale degli abitanti non era residente permanente ed era quindi composta da stranieri. Dei residenti totali sempre nel 2018 solo 3,99 milioni erano infatti permanenti e cittadini a tutti gli effetti. Ma anche indagando tra i veri e propri singaporeani scoprirete che questa è una delle popolazioni tra le meno etnicamente omogenee al mondo. Infatti è il paese più multirazziale che abbiamo visitato e, a differenza della maggior parte degli stati del mondo, ne fa un vanto e considera questo mix la sua forza (almeno a livello governativo).
Ricapitoliamo un attimo le etnie principali degli abitanti di questa città stato multiculturale: il 76,2% della popolazione cittadina è di etnia cinese, il 15% malese, il 7,4% indiana. Un dato particolare riguarda gli eurasiatici ovvero le persone dalle origini miste asiatiche e europee che sono lo 0,4% della popolazione (molti più di quelli degli stati limitrofi). Come abbiamo detto gruppo principale di abitanti sono i cinesi (provenienti da diverse parti dello stato) seguiti dai malesi. La popolazione di etnia indiana è in grande crescita e comprende soprattutto Tamil (indiani e dello Sri Lanka) ma anche molti punjabi.
Singapore non ha una lingua ufficiale ma ne ha ben quattro: malese, inglese, mandarino e tamil. Il malese è considerato lingua nazionale ma per l’ambiente lavorativo la lingua più usata è l’inglese, in generale larga parte della popolazione al di fuori della famiglia e dei conoscenti stretti preferisce esprimersi in inglese per essere compresa con sicurezza anche perché l’istruzione a Singapore è bilingue, con l’inglese come idioma comune e un’altra lingua a scelta tra le altre ufficiali. Le lingue più parlate a Singapore sono le seguenti: cinese mandarino, inglese, malese, cinese hokkien, cinese cantonese, tamil, cinese teochew.
LE CURE OSPEDALIERE A SINGAPORE SONO CARISSIME
NON DIMENTICATE L’ASSICURAZIONE PRIMA DI PARTIRE
Come immaginerete anche a livello religioso questo stato è un bel potpourrì. Le religioni principali sono il Buddhismo, il Cristianesimo, l’Islam, il Taoismo, l’induismo (in quest’ordine di prevalenza). Singapore in genere offre garanzia di tolleranza religiosa massima a livello governativo ma le autorità hanno imposto divieti per alcune sette religiose (ad esempio per i Testimoni di Geova a causa del rifiuto di partecipare al Servizio Nazionale).
Il modo migliore per capire la diversità religiosa a Singapore è visitare i suoi templi più belli.
L’equilibrio interraziale ottenuto non è un miracolo ma il lavoro continuo di un governo lungimirante. Infatti in passato gli scontri di motivazione etnica e culturale sono stati parecchi e anche violenti, specialmente nel 1964, che fu anno di grandi tensioni tra cinesi e malesi. Da allora lo stato ha sempre incentivato la convivenza pacifica e i malumori sono stati quantomeno apparentemente sedati. Ci sono comunque state manifestazioni importanti nel 2013 contro una serie di progetti politici volti a incentivare l’immigrazione nel paese e anche uno scoppio di violenza popolare a Little India sempre per scontri etnici.
Uno dei problemi più evidenti, almeno negli anni passati, di Singapore è stato un tasso di crescita della popolazione relativamente basso (1,20 bambini nati per ogni donna nel 2012, uno dei più bassi al mondo). Questo ci riporta alle politiche pro immigrazione governative che sono state tanto contestate nel 2013: in quegli anni il calo demografico era evidente, il governo (che sta tutto il giorno a pianificare per il futuro) era alquanto allarmato dalla cosa e, detto in modo spicciolo, ha aperto le porte a molti immigrati e attuato incentivi economici e sociali per stimolare la crescita delle famiglie. Il risultato è stato eccellente, almeno per quanto riguarda le cifre, infatti il tasso di crescita della popolazione totale annuale per il 2018 è stato dello 0,5%, un risultato molto positivo.
Oltre a tutte queste informazioni canoniche potrebbe anche interessarvi la nostra impressione personale sui singaporeani, una popolazione molto varia come origine ma che ci ha piacevolmente stupito per diversi fattori comuni come l’educazione, il rispetto delle regole, un forte sentimento nazionale. Ci ha colpito molto la voglia di raccontare la storia e i cambiamenti della propria città della popolazione anziana di etnia malese e cinese (che sicuramente sentono più di tutte le altre Singapore come la propria casa a prescindere dalle origini dei propri antenati) e l’inclinazione invece molto cosmopolita dei giovanissimi. In molti ci hanno parlato di una popolazione decisamente impermeabile ai tentativi di un approccio o di una relazione più profonda di tipo interpersonale, noi non abbiamo avuto certo tempo di sperimentare in proposito ma siamo piuttosto certi che quella del cittadino modello singaporeano sia una facciata piuttosto dura da scalfire e che sia molto difficile guadagnarsi rapporti veri con gli abitanti, sempre affabili ma molto riservati, di questa città.