Fare un safari in Africa è un desiderio che avevamo entrambi sin da bambini e finalmente lo abbiamo realizzato durante il nostro viaggio in Tanzania.
Siamo decisamente stati soddisfatti ed è stata una delle esperienze più emozionanti della nostra “carriera di viaggiatori”.
Non siamo (ancora!) esperti di viaggi nei parchi nazionali dell’Africa Subsahariana e anche per noi questo è stato un primo approccio, detto questo ci siamo ben organizzati e abbiamo trovato l’esperienza decisamente più semplice e rilassante del previsto.
In questo articolo vi racconteremo come abbiamo organizzato il nostro safari, vi daremo il nostro parere sull’esperienza e consiglieremo come muoversi per scegliere i parchi migliori, il periodo perfetto e non fare errori organizzativi.
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I parchi migliori della Tanzania
La Tanzania è una terra di meraviglie naturali, con alcuni dei parchi più straordinari del mondo. Volendo fare un safari abbiamo deciso proprio per questo paese perché la possibilità di vedere alcuni degli animali più impressionanti era davvero alta. Scegliere quale safari fare in Tanzania è stato per noi molto facile, abbiamo deciso per i due parchi più famosi per poter avvistare i Big 5: Serengeti e Ngoro Ngoro.
I Big Five dei safari sono i cinque animali selvatici più iconici dell’Africa: leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo. Il termine non si riferisce necessariamente alla loro dimensione, ma nasce originariamente nel contesto della caccia grossa, dove questi animali erano considerati i più difficili e pericolosi da cacciare. Oggi, i Big Five sono diventati simboli della conservazione e dell’ecoturismo, rappresentano un must per chiunque visiti i parchi africani.
Il leone, “re della savana”, è spesso avvistabile nelle praterie aperte del Serengeti o nelle aree dense di fauna come il cratere di Ngorongoro.
Il leopardo è un abile cacciatore e spesso si rifugia sugli alberi. Avvistarlo può essere una sfida, ma luoghi come il Tarangire e il Serengeti sono ideali.
Il più grande mammifero terrestre, l’elefante africano è simbolo di maestosità. Nel Serengeti, nel Ngorongoro, nel Tarangire e nel Selous puoi trovare alcune delle popolazioni più numerose.
Il rinoceronte è uno degli animali più a rischio di estinzione, in particolare il rinoceronte nero. Avvistarlo nel Ngorongoro, anche da lontano, è un’esperienza rara e speciale.
Sebbene meno spettacolare degli altri, il bufalo è noto per la sua forza e il carattere imprevedibile. È facile vederlo in grandi mandrie nei principali parchi della Tanzania, soprattutto nel cratere del Ngoro Ngoro.
Avvistare tutti i Big Five in un solo viaggio è una grande soddisfazione per ogni amante della natura, e la Tanzania è una delle destinazioni migliori per riuscirci.
Noi abbiamo scelto di visitare il Serengeti National Park e il Ngoro Ngoro National Park e siamo stati felicissimi di averli visti tutti… anche se qualcuno un po’ troppo da lontano (nello specifico il timido rinoceronte nero).
Approfondiamo insieme alcuni dei parchi più famosi della Tanzania per aiutarvi a scegliere i migliori per il vostro viaggio.
Serengeti National Park
Il parco più rinomato della Tanzania e uno dei più citati al mondo, senza dubbio il Serengeti è perfetto per chi vuole un’esperienza classica di safari africano.
Il parco si trova a circa 335 km da Arusha, il principale punto di accesso per i safari in Tanzania. Si può raggiungere via terra (5-8 ore di viaggio) o in aereo, grazie a piccoli voli interni che atterrano nelle piste d’atterraggio del parco.
Il Serengeti è molto più di un parco nazionale: è un’esperienza unica che celebra la forza e la bellezza della natura. Con oltre 14.700 km² di savane, boschi e fiumi, il Serengeti rappresenta l’immagine per eccellenza dell’Africa selvaggia. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il parco è famoso per la sua straordinaria biodiversità e per ospitare uno degli spettacoli naturali più emozionanti: la Grande Migrazione.
Il nome “Serengeti” deriva dalla lingua Maasai e significa “pianura infinita”. E questa descrizione calza a pennello: il paesaggio è caratterizzato da distese erbose senza fine, interrotte da affioramenti rocciosi chiamati kopjes, che fungono da punti di osservazione per i grandi predatori come leoni e leopardi. A nord, il parco si collega alla riserva del Masai Mara in Kenya, formando un vasto ecosistema transfrontaliero.
Come abbiamo anticipato il Serengeti è il palcoscenico principale della Grande Migrazione, un evento naturale che coinvolge oltre 1,5 milioni di gnu, accompagnati da centinaia di migliaia di zebre e gazzelle. Gli animali compiono un lungo viaggio ciclico in cerca di acqua e pascoli, seguendo un percorso che li porta dal Serengeti al Masai Mara e ritorno.
Durante la migrazione, che si svolge tra luglio e ottobre, uno dei momenti più spettacolari è l’attraversamento del fiume Mara, dove i predatori e i coccodrilli attendono le loro prede.
Oltre alla migrazione, il Serengeti offre una ricca fauna residente. Qui si possono avvistare i Big Five oltre a ghepardi, iene, ippopotami, giraffe, antilopi e un’incredibile varietà di uccelli. La flora varia dalle praterie del sud alle foreste fluviali del nord, offrendo habitat ideali per una diversità straordinaria di specie.
Oltre al classico Safari in jeep (che rimane il modo migliore per esplorare il parco, soprattutto all’alba e al tramonto, quando gli animali sono più attivi) ci sono anche altre attività particolari che si possono organizzare nel parco, nello specifico il safari in mongolfiera (per sorvolare il Serengeti all’alba e osservare la fauna e i paesaggi da una prospettiva unica, prezzo tra 500 e 600 euro a persona) e la visita ai villaggi Maasai (per conoscere la cultura locale e le loro tradizioni). Noi ci siamo limitati al Safari in Jeep e siamo stati più che soddisfatti.
Ngorongoro Conservation Area
Il Ngorongoro National Park si trova a circa 180 km da Arusha, un viaggio di circa 3-4 ore in auto. È spesso incluso negli itinerari che combinano il Serengeti e altri parchi del circuito settentrionale.
Questo parco unico combina la bellezza paesaggistica di un’antica caldera con un’eccezionale densità di fauna selvatica. È il luogo ideale per avvistare i Big Five in un solo giorno per la presenza di diversi esemplari del raro rinoceronte nero.
Situato nel nord della Tanzania, questo sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è una tappa imperdibile per chiunque visiti i parchi della Tanzania.
Il cratere del Ngorongoro è una vasta caldera vulcanica, formatasi circa 2-3 milioni di anni fa a seguito del collasso di un antico vulcano. Con un diametro di circa 20 km e un’area di 260 km², è il più grande cratere vulcanico intatto al mondo. Questo ambiente unico è un ecosistema autosufficiente che ospita una concentrazione incredibile di animali selvatici.
Grazie ai suoi pascoli verdi, laghi alcalini e foreste lussureggianti, il cratere è una destinazione ideale per avvistare la fauna africana in uno spazio relativamente ristretto. Il Ngorongoro è talmente ricco di fauna che spesso viene definito “l’Arca di Noè” dell’Africa infatti è uno dei pochi posti in Africa dove è possibile avvistare tutti i Big Five in un solo giorno.
È particolarmente noto per la presenza di rinoceronti neri, una specie gravemente minacciata, che qui vive protetta grazie agli sforzi di conservazione. Tra gli altri animali presenti ci sono leoni, iene maculate, elefanti, fenicotteri rosa (che popolano le acque salate del Lago Magadi), giraffe, ippopotami, zebre, gnu e gazzelle.
Tarangire National Park
Situato nella regione settentrionale del paese, vicino alla famosa area del Serengeti e del cratere Ngorongoro, il parco si estende su una superficie di circa 2.850 chilometri quadrati.
Conosciuto per le sue grandi popolazioni di elefanti e per i maestosi baobab, il Tarangire offre un’esperienza più intima e meno affollata rispetto ai parchi più conosciuti e ha una vegetazione molto differente e davvero spettacolare.
Lake Manyara National Park
Situato nella Rift Valley, vicino alla città di Arusha, il parco copre un’area di circa 330 chilometri quadrati, di cui il lago occupa circa due terzi della superficie. Si tratta rispetto agli altri di un piccolo parco caratterizzato da un ecosistema unico e famoso per i suoi leoni arrampicatori, che spesso si rifugiano sugli alberi. È anche un paradiso per gli amanti del birdwatching.
Selous Game Reserve
Il parco si trova nella Tanzania meridionale, a circa 250 km da Dar es Salaam. Il Selous Game Reserve è uno dei parchi naturali più grandi e selvaggi della Tanzania e dell’Africa. Si estende su una superficie di circa 50.000 chilometri quadrati, rendendolo quasi il doppio del Serengeti.
Comprende una vasta gamma di habitat, tra cui fiumi, lagune, paludi, savane e foreste miombo ed è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1982 per la sua importanza ecologica e la straordinaria biodiversità.
Il Selous è ideale per i viaggiatori che cercano un’autentica avventura in un ambiente remoto e incontaminato, con la possibilità di esplorare alcune delle aree naturali più spettacolari della Tanzania anche via fiume. Forse ci saranno meno possibilità di avvistare animali ma anche jeep.
Ruaha National Park
Il più grande parco della Tanzania, noto per i suoi paesaggi spettacolari, dal fiume Ruaha alle foreste di miombo e ai baobab. Offre una straordinaria biodiversità, con grandi popolazioni di leoni, elefanti e specie rare come i cani selvatici e le antilopi kudu.
È anche un paradiso per il birdwatching, con oltre 570 specie di uccelli. Lontano dalle rotte turistiche, è ideale per un’esperienza di safari autentica e tranquilla. Accessibile in auto o con voli charter.
Quali parchi scegliere per i propri safari
Scegliere i parchi dipende molto dal tempo a disposizione e dall’esperienza che vuoi vivere.
Se hai 3 giorni puoi optare per i primi due parchi (che sono effettivamente i principali per importanza e i due più spettacolari poi si trovano uno affianco all’altro;
Se hai dai 5 ai 7 giorni puoi invece optare per il circuito settentrionale con Serengeti, Ngorongoro e Tarangire oppure sostituire l’ultimo con un’esperienza a Lake Manyara (più rilassante).
Se hai già visto i precedenti parchi esplora il circuito meridionale con Selous e Ruaha, magari un po’ meno famosi ma comunque incredibili a modo loro.
Quando andare in Tanzania per i Safari: i mesi migliori e i periodi più spettacolari
La Tanzania è una destinazione visitabile gran parte dell’anno, le stagioni turistiche in Tanzania sono influenzate dai cicli delle piogge e dalle migrazioni degli animali, che creano opportunità diverse per ogni mese. Ecco una breve ma efficace guida per scegliere il momento ideale.
La stagione secca che va da giugno a ottobre è il periodo più popolare per un safari in Tanzania. Durante questi mesi, le condizioni climatiche sono perfette: giornate soleggiate, cieli limpidi e un’assenza quasi totale di piogge. Gli animali si concentrano attorno alle fonti d’acqua, rendendo gli avvistamenti molto più facili.
In particolare Giugno e luglio sono perfetti per iniziare l’avventura nei parchi settentrionali come il Serengeti e il Ngorongoro. Questo periodo segna l’inizio della Grande Migrazione nel Serengeti occidentale, con gli animali che si spostano verso nord.
Agosto e settembre sono ideali per assistere al drammatico attraversamento del fiume Mara nella parte settentrionale del Serengeti, dove gli gnu affrontano coccodrilli e predatori durante la migrazione verso il Kenya.
Ad Ottobre gli animali iniziano il loro viaggio di ritorno verso il Serengeti meridionale, offrendo eccellenti opportunità di avvistamenti.
Tra agosto e ottobre è uno dei periodi più belli per il Tarangire National Park quando migliaia di elefanti e altri animali si riuniscono lungo il corso del fiume.
La stagione delle piogge in Tanzania si divide in due fasi: la prima è quella delle piogge brevi (novembre-dicembre) e la seconda delle piogge lunghe (marzo-maggio).
La prima è ancora consigliata, quando piogge giornaliere rinfrescano il paesaggio, rendendolo verde e rigoglioso. È un buon momento per i fotografi, grazie alla luce morbida e ai contrasti vibranti. Inoltre, è il periodo in cui inizia la migrazione verso il Serengeti meridionale.
A gennaio e febbraio nel sud del Serengeti e nel Ngoro Ngoro è possibile assistere alla stagione delle nascite, quando migliaia di gnu e zebre danno alla luce i loro piccoli. Questo evento attira grandi predatori, offrendo avvistamenti spettacolari.
Tra marzo e maggio le piogge lunghe e molto importanti rendono più difficili i safari, detto questo i paesaggi diventano incredibilmente verdi e gli alloggi offrono spesso tariffe scontate.
Quanto costa un Safari in Tanzania
Questo è il punto dolente dell’esperienza, un viaggio in Tanzania che prevede un safari non ha prezzi ridotti, anzi in generale è una scelta di piuttosto costosa, detto questo ovviamente esistono molte possibilità e fasce di prezzo.
Noi abbiamo scelto di fare i due parchi principali per tre giorni e due notti; la spesa minima (con un’agenzia conosciuta) che siamo riusciti a ottenere (prenotazione online) è stata di 550 euro a persona. Questo prevedeva trasporti da Arusha, le entrate nei parchi, pernottamenti, tutti i pasti, gli snack, i drink, la guida con jeep condivisa (totale di 7 persone più la guida /driver). Non inclusa era la mancia di guida e chef.
Certo è possibile per risparmiare qualcosa fare un giorno in meno ma in questo modo sarà molto difficile visitare entrambi i parchi e vedere tutti i big 5.
Altre oscillazioni di prezzo (al rialzo) possono essere determinate da: scelta di itinerari personalizzati oppure scelta di jeep privata con meno di 7 visitatori a bordo.
Per la prima situazione non possiamo darvi indicazioni di prezzo mentre per la seconda calcolate che per un tour condiviso da 3 giorni che abbiamo pagato 550 euro (a testa) avevamo ricevuto un preventivo alternativo con jeep privata da 3500 euro (2 persone).
Chiaramente ogni compagnia ha il suo prezzo (che cambierà anche a seconda del numero di persone nel vostro gruppo) e soprattutto è generalmente possibile trattare un minimo sui preventivi che vi verranno fatti.
A incidere può essere anche l’alloggio, noi abbiamo dormito all’interno dei parchi in tenda, una soluzione comoda per quanto riguarda i trasporti (uscire dai parchi ogni notte per poi rientrare al mattino è a nostro parere una grossa perdita di tempo) ma meno confortevole (le tende sono proprio base!). In alternativa sempre dentro ai parchi potrete scegliere tende deluxe (con dentro veri e propri letti) oppure camere in speciali resort.
In ogni caso dormire in tenda dentro al parco è consigliatissimo perchè molti animali si avvicinano alle zone delle tende ed è bellissimo ammirarli da vicino!
Tanzania, safari e mare: pacchetto safari più Zanzibar
State pensando di combinare un safari ad una vacanza di mare? La Tanzania è perfetta per questo! Noi abbiamo scelto di abbinare una settimana a Zanzibar a 3 giorni di Safari per poi girovagare un po’ nelle zone più belle di montagna del paese.
Molti invece che hanno circa 10 giorni di viaggio riescono a fare 4 o 5 giorni al mare e poi un safari nei parchi principali, è una scelta molto comoda perchè Zanzibar è molto ben collegata alle città di riferimento dei parchi da diverse tratte aeree giornaliere. In particolare noi abbiamo preso un volo interno da Zanzibar ad Arusha, molto comodo e veloce.
A voi la scelta se partire con il safari o con la vacanza di mare, la soluzione ideale potrebbe essere partire con la fase più avventurosa e stancante per poi riposarsi sulle belle spiagge di zanzibar.
Come scegliere la guida e il pacchetto safari giusto per voi
Dopo avervi dato tutte le premesse veniamo al sodo e approfondiamo la scelta della guida e il pacchetto giusto per voi con tutte le condizioni del caso.
Come abbiamo già detto se è il vostro primo safari in Tanzania (o anche in Africa) consigliamo ovviamente di includere Serengeti e Ngoro Ngoro come vostre prime scelte.
Il minimo di tempo da dedicare ai parchi principali secondo noi è 2 giorni al Serengeti e 1 al Ngoro Ngoro, considerate che da e per Arusha sono sempre molte ore di auto.
Se avete più di 3 giorni considerate di inserire anche Tarangire e/o Lake Manyara.
A seconda della stagione in cui visiterete i parchi privilegiate alcune zone (ma questo ve lo spiegheranno le agenzie che sono sempre attente alle date specifiche per le attività nel parco).
La scelta dell’alloggio dipende dal budget e dal vostro spirito di adattamento, entrambe le soluzioni sono piacevoli, l’upgrade inciderà da un 20% a un 30% sul vostro preventivo a seconda delle soluzioni scelte.
Attenzione solo a questa cosa se prendete una jeep condivisa: nel caso in cui siate in un lodge scelto da voi e le persone della vostra jeep siano invece destinate ad un altro lodge o in un camping lontano vorrà dire altro tempo extra da spendere sulla jeep la sera e la mattina. Questo è un problema organizzativo molto comune con le jeep condivise.
Per questo motivo consigliamo a chi può permetterselo o a un gruppo numeroso di privilegiare la jeep privata, sicuramente è una scelta che ripaga perché taglia tantissimo gli sprechi di tempo e permette di passare più tempo alla ricerca degli animali.
Veniamo alla scelta della compagnia con la quale organizzare il safari. Noi non ci siamo trovati molto bene con la nostra per quanto riguardava l’organizzazione (molti tempi morti di attesa) e la guida (decisamente svogliata e non particolarmente accomodante).
Nonostante avessimo selezionato l’agenzia con attenzione alle recensioni abbiamo comunque avuto problemi e lo stesso è stato per tutti quelli con la quale abbiamo parlato, anche quelli che hanno scelto agenzie diverse e speso più di noi con alloggi di alto livello hanno avuto problemi minori con le guide e l’organizzazione.
Questo per dirvi che probabilmente la maggior parte delle recensioni che troverete online sono comprate e/o non veritiere (per esempio quando ci siamo lamentati dei problemi riscontrati nel nostro tour a noi sono stati addirittura offerti soldi – che non abbiamo accettato – per non fare una recensione negativa!).
Quindi il nostro consiglio (purtroppo non molto risolutivo stavolta) per prenotare online è selezionare tra le agenzie principali, che abbiano un sito web professionale e propongano varie tipologie di tour. Fatevi fare da tutti preventivi e valutate quello con migliore rapporto qualità prezzo. Sicuramente otterrete un trattamento da mediocre a buono, difficilmente ottimo perché il trend è decisamente basso.
Con la scelta di jeep privata con autista e guida spesso otterrete un servizio migliore, ma anche in questo caso è un terno al lotto.
In generale la vostra fortuna sarà trovare una guida volenterosa e capace. Il bello è che gli animali probabilmente li vedrete in ogni caso perché ce ne sono talmente tanti che sarà quasi impossibile mancarli a causa di una guida distratta!
Ultimo consiglio: per comparare offerte e prezzi utilizzate questo sito.