la bellezza delle montagne thailandesi al confine con la Birmania
Mae Hong Son è una bellissima e remota provincia nel nord della Thailandia la cui cittadina principale è nota per essere deliziosamente quieta ma ricca di cultura e tradizione. La splendida natura e le montagne che caratterizzano questa parte molto autentica del paese, non troppo lontana da Chiang Mai ha fatto, hanno fatto sì che la città rimanesse nel cuore di molti viaggiatori, noi compresi. In questo articolo vi racconteremo cosa fare e cosa vedere a Mae Hong Son e vi indicheremo le migliori escursioni e attività accessibili nei suoi dintorni.
Si tratta di una cittadina tra le montagne particolarmente affascinante, situata nel nord-ovest della Thailandia vicino al confine con il Myanmar: in pieno centro sorge un lago pittoresco dove al mattino aleggia una romantica nebbia e dove la sera le luci del tempio creano riflessi speciali. Mae Hong Son è un insediamento abbastanza piccolo, ma ci sono comunque molte cose interessanti da vedere e da fare tra il centro e i dintorni. Inoltre se cercate una meta particolarmente autentica, economica, fuori dalle rotte più turistiche e che vi porti a stretto contatto con la natura locale siamo certi che vi innamorerete di questa provincia settentrionale.
Calcolate che questa è la provincia più montuosa della Thailandia, la maggior parte delle montagne di queste zone sono ricoperte da una fitta giungla ricca di flora e fauna selvatica: per buona parte dell’anno i fiumi scorrono impetuosi alimentando numerose cascate, non mancano grotte, canyon, e campi in fiore. Poi in città troverete templi particolarissimi, un grande mercato, ristoranti inusuali e un’architettura unica.
Della provincia fa parte anche la rinomata cittadina di Pai, che è una delle destinazioni turistiche più popolari del nord insieme a Chiang Mai e Chiang Rai, che però si differenzia molto dal capoluogo di provincia… mentre Pai è affollata di turisti in cerca di vibrazioni Hippie, Mae Hong Son è decisamente tranquilla e genuinamente interessante a livello culturale, non solo per il suo territorio spettacolare.
Storia e influenze culturali a Mae Hong Son
Noterete che questo luogo è un connubio di culture e tradizioni non indifferente. Tanto per cominciare la provincia thailandese di Mae Hong Son era un tempo parte del vicino Myanmar. Il territorio fu ceduto al Siam alla fine del 1800 insieme ad altre zone vicine. Oggi Mae Hong Son ha la densità di popolazione più bassa di tutte le province del paese ma allo stesso tempo è una di quelle con il più vasto melting pot culturale.
Qui oltre ai thailandesi e ai birmani, le tribù delle colline costituiscono una parte significativa della popolazione locale (pare che siano oltre il 60%) e sono composte da tantissimi gruppi etnici che chiamano casa Mae Hong Son: gli Hmong, Akha, Kayan, Yao, Lisu, Lahwi, Shan, Padovang (solo per citarne alcuni). Il gruppo Shan è il più rappresentato in città e noterete come in molti ristoranti siano presenti proprio piatti tipici di questo gruppo etnico, molto golosi a nostro parere per la ricchezza di spezie e l’uso di prodotti della foresta. Passeggiando per strada noterete anche persone vestite con abiti tradizionali etnici ma anche architetture che non esistono in altre parti della Thailandia.
Per molte cose infatti Mae Hong Son ha più tratti in comune con i vicini stati birmani rispetto ad altre province thailandesi.
Come arrivare a Mae Hong Son
La maggior parte delle persone raggiunge Mae Hong Son in minibus. Il terminal principale degli autobus si trova a circa 1 km dal lago e da quipartono e arrivano praticamente tutti i bus.
Quasi tutti arrivano a Mae Hong Son dopo aver fatto tappa prima a Chiang Mai e poi a Pai. La strada che collega queste tre città è a dir poco lunga e tortuosa (una parte del Mae Hong son loop della quale vi parleremo in seguito). Da Chiang Mai si può prendere un minibus diretto (dalla stazione principale degli autobus Arcade per circa 300 THB) che si ferma a Pai e poi arriva a Mae Hong Son (esattamente 1.864 curve dopo). Il viaggio intero dura 5-6 ore, da Pai invece sono circa 2-3 ore con un biglietto che costa circa la metà (la partenza è dal parcheggio dei minibus in Pai Walking Street).
Mae Hong Son Loop
Se avete il vostro mezzo e vi piacciono le strade tortuose potreste decidere di completare il Mae Hong Son Loop, uno dei percorsi motociclistici più emozionanti della Thailandia: copre circa 600 km passando per luoghi come Mae Hong Son Town, Mai Sarang e Pai. La strada è tanto bella quanto tortuosa e offre panorami speciali tra le montagne e i piccoli villaggi. Il circuito inizia e finisce a Chiang Mai, dove molti affittano la moto (o la bicicletta) per il viaggio. Il nostro consiglio è di fare il giro lentamente, fermandosi nelle cittadine e nei villaggi che si attraversano, dormendo in piccole guest-house e godendosi le montagne.
Dove dormire a Mae Hong Son
Una cosa che ci è piaciuta molto di Mae Hong Son? La totale assenza di strutture ricettive fatte per aggregare i turisti di passaggio. No grandi alberghi, no ostelli per backpacker, no caffè turistici fatti ad hoc per le foto di instagram con insipide pietanze internazionali. Mae Hong son è per i viaggiatori che cercano quiete, che amano osservare e scoprire… ma anche per i turisti locali. Nelle semplici ma gradevoli strutture locali gli standard sono buoni e gli host sono sempre gentili e mai troppo invadenti. I prezzi non sono bassissimi ma comunque sempre adeguati. Ecco alcune tra le nostre scelte d’alloggio preferite a Mae Hong Son.
P.L.P. Guest House
Noi abbiamo soggiornato qui a lungo e ci siamo trovati benissimo anche per i suoi prezzi economici! La casa divisa in stanze per turisti è molto bella, centralissima, le camere sono grandi e spaziose con un letto comodo. Alcune sono dotate di ventilatore e altre hanno anche l’aria condizionata. Inoltre i proprietari, che gestiscono un grazioso bar davanti alla struttura, sono davvero gentili e ci hanno dato sempre ottimi consigli per esplorare i dintorni. PRENOTA ORA!
Crossroads House
Un’altra guest house dall’ottimo rapporto qualità/prezzo immersa in un bel giardino. Ci sono camere doppie e grandi stanze familiari, tutte molto graziose con pavimenti in legno e mura colorate. La struttura ha anche un ristorante interno ed è davvero accogliente, inoltre offre una colazione molto economica (meno di 1 euro) ma deliziosa! PRENOTA ORA!
Fern Resort
Fuori dalla città, immerso nell’atmosfera del vicino parco naturale, si trova il Fern: un resort di piccole dimensioni tra i più lussuosi della zona, che offre stanze molto belle e bungalow tradizionali in stile Shan. Bellissima la sua piscina all’aperto, perfetta per rinfrescarsi dopo un bel trekking tra le montagne! PRENOTA ORA!
Cosa fare e vedere a Mae Hong Son
Il capoluogo di provincia di Mae Hong Son è una cittadina deliziosa e tranquilla che si trova in una valle lussureggiante e brulica di vita locale. Ci sono molte cose da vedere in città e ancora di più nei dintorni. Ovviamente è possibile (e consigliatissimo) noleggiare uno scooter, troverete modelli automatici o semiautomatici per 150-180 THB / 24 ore. Il negozio di moto a destra del beer garden sul lago offre buoni mezzi a ottimi prezzi, assicuratevi sempre di indossare il casco e ovviamente consigliamo di avere una patente internazionale per essere in regola e un’assicurazione, le strade non sono trafficate ma decisamente pericolose per le curve e i dislivelli.
Lago Jom Kham
Il lago Jom Kham è certamente la parte più bella e il cuore della cittadina. Vi si affacciano due bei templi ed è circondato da un bel parchetto. Questa è anche l’ambientazione di un mercato notturno che vende cibo thailandese che si trova in un beer garden vicino al lago e di alcuni ristorantini. Al mattino è un posto perfetto per passeggiare e fare yoga o meditazione immersi nella nebbia locale… la sera invece è romanticissimo al tramonto e anche quando fa buio e le luci del tempio sono ancora accese.
Wat Jong Klang e Wat Jong Kham
Sul lago Jong Kham si affacciano due templi particolarmente belli, non solo la sera quando è tutto un luccichio ma anche di giorno. Risalgono all’inizio del XIX secolo e sono costruiti in stile thailandese e birmano.
All’interno di uno dei templi si trova una grande immagine del Buddha in stile birmano Shan e un trono di legno. Il Wat Jong Klang ha un bellissimo chedi bianco e oro con un grande viharn (sala di preghiera) decorato con molti dipinti su vetro che illustrano i racconti Jataka (storie originarie che raccontano le precedenti nascite del Buddha in India). Bellissimi i dipinti che raffigurano scene di vita quotidiana locali creati da artisti birmani e portati al Wat Jong Klang a metà del 19° secolo. Se osservate bene troverete anche molte statuette in legno di persone e animali sempre raffiguranti personaggi dei racconti Jataka.
Mercato Diurno Talat Chao
Il mercato cittadino è davvero gigantesco e la mattina presto è sempre pienissimo di avventori. Essendo ritrovo commerciale di riferimento della provincia qui potrete vedere gente da tutti i villaggi circostanti e anche dalla Birmania! Oltre ad esserci tantissima frutta e verdura freschissima questo paradiso gastronomico dove è possibile assaggiare piatti molto tipici che non si trovano nel resto della Thailandia. Se andate al mattino potrete assaporare per colazione degli speciali noodles con un denso porridge di legumi e un buonissimo piatto di origine birmana a base di tofu fritto.
Massaggi Thai
Se siete in vena di farvi coccolare da mani abili ed esperte sappiate che in città ci sono moltissimi saloni di massaggio, convenientissimi e molto professionali. Il nostro preferito è Maneerat Thai Massage dove vi accoglierà l’indaffaratissima signora Maneraat, massaggiatrice esperta e gettonatissima dai locali per le sue abilità. Vi consigliamo infatti di prenotare il vostro massaggio perché il piccolo salone è sempre pieno.
Mercato notturno
Fino a qualche anno fa l’area intorno al lago nel tardo pomeriggio si trasformava in un vivace mercato notturno ricco di street food. A causa di lavori di ristrutturazione della zona pedonale attorno al lago e delle restrizioni del covid la zona cibo è stata ridimensionata all’interno del beer garden locale dove troverete anche economica birra alla spina; il grosso del mercato è stato spostato appena fuori dal centro in questa zona: qui potrete assaggiare molte varietà di cibo tradizionale come piatti di street food shan e birmano-thai.
Wat Phra That Doi Kong Mu
Oltre al lago il gioiello assoluto della città è il tempio Wat Phra That Doi Kong Mu. Situato su una collina che domina la città è il punto di riferimento più iconico di Mae Hong Son. Questo tempio in stile Shan è composto da due chedi e uno splendido Buddha d’oro. Nel retro del tempio centrale troverete una terrazza panoramica, qualche negozio di souvenir e un altro tempio con grandi statue.
Per arrivare al tempio dovrete percorrere una lunga scalinata a piedi che inizia qui. È una bella passeggiata e poi arrivati in cima potrete riposarvi nelle aree ristoro, guardando la bella viasta dall’alto sulla città e sorseggiando un caffè (ci sono anche dei piccoli bar interni al tempio).
Su Tong Pae Bridge
Una delle attrazioni di questa provincia sono i bamboo bridge, lunghi ponti fatti in legno di bamboo che attraversano le risaie in modo molto scenico. Questo è lungo 500 metri ed è stato creato per collegare il villaggio di Kung Mai Saak al vicino tempio che si trova dopo le risaie in modo che i monaci locali possano spostarsi e ricevere l’elemosina al mattino anche quando i campi sono allagati. È un posto molto bello e fotogenico apprezzatissimo anche dai turisti locali che impazziscono per questa meta turistica ma e stesso tempo spirituale.
Tham Pla or Fish Cave
Un po’ più a nord del tempio di Tong Pae si trova un’altra attrazione che brulica nel week end di famiglie thai: il Tham Pla o la Grotta del Pesce. Un placido giardino con annesso museo locale dove c’è un laghetto e una grotta molto particolare… infatti al suo interno c’è una pozza dove nuotano tantissimi pesci. Il percorso a piedi verso la grotta è abbastanza bello circondato da grandi alberi e costeggia un fiumiciattolo dalle rive molto curate. La grotta ha per i thailandesi un valore sacro e molti vi portano offerte floreali e ovviamente cibo per pesci.
L’ingresso alla grotta si paga, 200 THB per i turisti non thai ma il biglietto è lo stesso delle vicine cascate che si trovano nello stesso parco nazionale (quindi consigliamo di visitare queste due attrazioni in giornata). Il posto è carino ma a noi è piaciuta di più la zona di ristoranti barbecue appena fuori dal parco dove è possibile mangiare pollo e maiale alla griglia davvero delizioso a buoni prezzi!
Pha Suea Waterfall
Proseguendo dopo la grotta dei pesci lungo una strada terribilmente ripida e tortuosa (che è poi quella per Baan Rak Thai) si entra nel cuore del parco Namtok Pha Suea National Park. Qui si trova la cascata di Pha Suea, piccola e nascosta dalla strada principale alla quale potrete arrivare con una brevissima passeggiata in mezzo alla foresta. Ricordate, il ticket d’ingresso è lo stesso della grotta dei pesci quindi visitate questi luogo lo stesso giorno e risparmerete!
Parco nazionale Namtok Mae Surin, cascate e trekking
In questo parco naturale invece si trovano le cascate più bella della zona: Mae Surin, tra le più alte della Thailandia che però si trovano molto lontano dalla città, quasi a 100 km nel cuore del parco. Fa parte del natural park anche la montagna più alta della zona (Doi Pui 1.700 metri) e una grotta conosciuta come “Nam Hu Hai Jai”. Un trekking con tanto di visita a due una cascate minori che potete trovare all’interno del parco ma più vicino alla città è il Mae Sakud Nature Trail, un percorso molto bello nella giungla più densa e solo parzialmente battuto che parte da un punto di accesso al parco poco dopo al Fern Resort.
Sono circa 7,5 km e bisogna mettere in conto circa 4 ore di cammino andata e ritorno. Preparatevi a bagnarvi i piedi e a farvi strada tra felci e alberi nodosi. La zona fa parte di un parco nazionale e nel caso il ranger ti vedesse, potresti dover pagare circa 100 THB per il biglietto d’ingresso al parco nazionale, quando siamo stati noi però nessuno ci ha chiesto nulla.
Phu Klon Mud Spa
La Phu Klon Mud Spa è una meta molto apprezzata dai locali, un’oasi di bellezza bucolica dove ci si può immergere nell’acqua calda termale, cospargersi del benefico fango delle risaie locali e fare massaggi. I geologi dicono che quest’acqua faccia miracoli ma a noi è sembrata un’esperienza poco ben organizzata e anche abbastanza costosa per quel che è. Nulla a che fare con le migliori spa thailandesi ed economicamente poco conveniente.
Ban Rak Thai e altri villaggi cinesi
Eccoci a una delle attrazioni cardine della provincia: il villaggio cinese di Ban Rak Thai che si trova a soli 44 km dal confine birmano, è graziosamente allocato negli altopiani tra campi di tè e risaie sulle sponde di un lago. Il villaggio è popolato da circa 1.000 persone di origine prevalentemente cinese, si trova a 1800 metri sul livello del mare e grazie alla sua localizzitettura locale ha un forte appeal turistico che è stato ampiamente sfruttato dagli abitanti locali tanto da vivere oggi soprattutto di turismo (prevalentemente interno). La zona è molto bella, il paese è piccolo ma merita un paio d’ore per una passeggiata e un bel pranzo tradizionale (noi vi consigliamo questo ristorantino specializzato in noodles freschi dello Yunnan).
Bang Rak Thai è molto graziosa ma è decisamente parecchio costruita, una location per le foto di instagram (anche se i dintorni sono piuttosto autentici). Se cercate un altro bel villaggio di etnia cinese meno turisticamente sfruttato consigliamo di fare un salto anche al Chinese Village Ban Rung Arun.
Campeggio al Lago Pang Oung
Se avete voglia di passare una notte nella natura invece che soggiornare a Bang Rak Thai vi consigliamo di scegliere di campeggiare al lago Pang Oung, situato non troppo lontano da Cascata di Pha Suea e dal villaggio cinese sul bacino idrico di Pang Oung. È una zona bellissima e molto amata dai locali per piantare le tende, fare grigliate e festeggiare con gli amici e la famiglia. C’è un campeggio dove puoi affittare una tenda e trascorrere una notte nella natura oppure ci sono stanze in un albergo nella riserva. Se andate il week end consigliamo di prenotare, noi non abbiamo trovato il modo di farlo direttamente ma ci siamo fatti aiutare dai proprietari della nostra guest house che hanno chiamato per noi il camping per la prenotazione (la tenda costa tra i 400 e i 600 THB, a seconda del periodo e della disponibilità, poi bisogna aggiungere la tassa d’ingresso al parco).
In loco troverete anche ottimi ristorantini appena fuori dall’ingresso del parco e del campeggio oppure potrete acquistare lì il materiale per una grigliata alla thai (si noleggia anche il piano cottura). Il posto è incantevole e il lago al mattino con la nebbia e i cigni che fanno il bagno ci ha davvero stregato.
Visita al villaggio Di Huay Pu Keng Kayan
Visitare i villaggi famosi per le Long Nek Ladies è una cosa molto popolare in Thailandia soprattutto se si frequenta la zona di Chiang Mai, ma noi abbiamo sempre evitato perché si tratta quasi sempre di trappole per turisti, finti villaggi costruiti per scopi esclusivi di lucro (e molto poco etici) e non veramente vissuti dalle donne e dalle loro famiglie. Però ci siamo informati e abbiamo scoperto che nei dintorni di Mae Hong Son ci sono diversi villaggi della tribù delle donne long neck, dove le popolazioni Kayan dai forti connotati tribali sono immigrate dalla birmania in seguito a intense persecuzioni e si sono insediate molti anni fa.
Il villaggio di Huay Pu Keng si trova a circa 20 km da Mae Hong Son e qui vivono tutte persone della tribù Kayan e molte donne che hanno deciso di proseguire l’antica tradizione di indossare collane dorate per avere un collo straordinariamente lungo. Per entrare nel villaggio si arriva in moto o in auto alla sponda di un fiume poi si deve attraversare fino all’altra sponda (c’è sempre qualcuno pronto a traghettare i visitatori); dopo aver pagato una tassa d’ingresso di 200 THB potrete passeggiare, fare foto, mangiare qualcosa nel villaggio e magari fare qualche acquisto dalle signore che vendono artigianato locale.
Diffidate dei villaggi gestiti dal governo o da aziende turistiche, spesso tengono in “ostaggio” le popolazioni tribali per esibirle come allo zoo. A Huay Pu Keng è tutto autogestito dagli abitanti del villaggio.
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