si fa un gran parlare del curry, ma sapete esattamente cosa sia?
La parola curry può avere significati e sfumature diverse a seconda dello stato in cui ci si trova. Per alcuni è una foglia aromatica, per altri un mix di spezie in polvere o un piatto a base di salsa speziata. Nella cucina thailandese, come in altri stati vicini, il curry si presenta prevalentemente in pasta e ha i colori (e i sapori) più disparati. Che vi piacciano o meno (e noi li adoriamo!), durante un viaggio in Thailandia vi imbatterete molto spesso nei suoi curry.
Il curry nel mondo
La parola curry è un termine coniato dagli inglesi per indicare una serie di pietanze speziate diventate rinomate durante il periodo della colonizzazione indiana. La parola deriva infatti dal termine “kari” che in lingua Tamil identifica piatti dalla consistenza semisolida e dal sapore intenso. Se in India la base saporita del curry è principalmente ottenuta grazie al pestaggio in un mortaio o alla macinatura di ingredienti secchi, in Thailandia il curry assume tutta un’altra consistenza grazie all’utilizzo di una buona percentuale di ingredienti freschi che miscelata diventa una pasta consistente dai colori accesi. Gli ingredienti più usati nelle paste di curry nella cucina thailandese sono peperoncino, zenzero, aglio, cipolla o scalogno, cipollotto, coriandolo, latte di cocco, lemongrass (citronella), galangal, pepe verde, pasta di gamberetti e lime.
Dove acquistare la pasta al curry thailandese
Le ricette variano tantissimo anche se in ogni mercato in Thailandia è possibile acquistare determinate tipologie standard di paste di curry, riconoscibili da diverse sfumature di colore. Noterete che i rivenditori espongono grosse giare stracolme di pasta al curry fresca e sono spesso pronti a fornire un assaggio dei loro prodotti per testarne la qualità. Se volete provare la pasta di curry thai anche in Italia troverete versioni confezionate nei supermercati asiatici ma l’esplosione di sapori delle qualità fatte con ingredienti freschi non è nemmeno paragonabile al gusto piatto dei preparati in commercio.
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Guida alle paste di curry thailandesi
Nella cucina thailandese i curry si usano prevalentemente per fare stufati a base di pesce, carne e verdure ma anche per insaporire zuppe e noodles, marinare le carni grigliate e per fare golose polpette. Le varietà sono davvero tante ma in questa breve guida ai curry thailandesi vi parliamo delle più comuni e famose e di quelle che ci hanno colpito di più durante il nostro lungo soggiorno in Thailandia.
I curry più popolari sono identificati grazie al loro colore: il curry rosso, giallo e verde. La tipologia di peperoncino utilizzata definisce il livello di piccantezza della pasta; non fatevi ingannare dalle apparenze, il curry verde è solitamente il più piccante tra i tre mentre quello rosso e quello arancione sono solitamente più dolciastri.
Il curry rosso è uno dei più popolari in Thailandia e nel mondo, ottimo per accompagnare pollo, manzo, gamberi e maiale e solitamente è reso molto aromatico da peperoncino rosso abbinato a pasta di gamberetti, semi di cumino, aglio, radice di galangal, lemongrass, coriandolo, cannella, pepe. Il curry giallo solitamente viene preparato su una base simile a quella del curry rosso ma con l’aggiunta di curcuma fresca o in polvere. Il curry arancione, tipico del sud della Thailandia e della Malesia, consiste principalmente in una purea di peperoncini rossi chiamati “thai Bird” (freschi e secchi) e abbondante pasta di gamberetti. Il curry verde thai è molto più piccante delle precedenti, grazie soprattutto ad una purea di peperoncini verdi freschi molto forti. Anche il sapore del lemongrass e del coriandolo è decisamente intenso in questa pasta al curry fresca e saporita, perfetta per i piatti di pesce, verdure e le zuppe.
Il curry phanang è senza dubbio il nostro preferito: è però di origine malese anche se è diffuso in tutta la Thailandia; anche chiamato penang o phanaeng, è caratterizzato dalla presenza di un pesto di arachidi tostate dal retrogusto dolce ma speziato, spesso reso ancora più cremoso da un goccio di latte di cocco. Una delizia particolarissima dal colore giallo arancio, che si sposa incredibilmente con pollo, verdure e agnello.
Ricetta della pasta di curry agli arachidi
Volete provare a fare una semplice pasta di curry thailandese fatta in casa? Questa è una ricetta veloce per un phanang curry dell’ultimo minuto, adatta per essere saltata con bocconcini di pollo o per insaporire delle verdure alla griglia (per esempio si sposa benissimo con zucchine e melanzane).
Per ottenere circa un bicchiere di condimento:
Pestate in un mortaio fino ad ottenere una polpa densa 4 grani di pepe bianco, 2 cucchiai di coriandolo fresco tritato, un cucchiaino di semi di cumino, 1 cm di curcuma fresca e 3 cm di zenzero fresco tritato, 3 peperoncini rossi dolci e poco piccanti, 1 spicchio di aglio tritato e uno scalogno, 1 cucchiaino di pasta di zucchero di canna e sale a piacere.
Aggiungete 5 cucchiai di arachidi tritate e frullate per pochi secondi nel mixer insieme a 4 cucciai di latte di cocco, 1 cucchiaio di salsa di pesce e il succo di 1 lime spremuto.
Ecco pronta per insaporire i vostri piatti una versione molto rapida e gustosa (ma molto semplificata) del curry phanang.
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