asia centrale * samarcanda * tashkent * lago d’aral * vodka
Cultura, cibo e architettura dell’Asia Centrale sono molto interessanti e originali perché prendono indistintamente da Europa, Asia e Medio-Oriente. L’Uzbekistan, sull’antica Via della Seta, è ancora snobbato (per fortuna!) dal turismo di massa, fatto salvo per pochissime città.
Questa lista riporta alcune delle cose più curiose che abbiamo scoperto durante il nostro viaggio e che ci hanno consentito di smentire qualche stereotipo e di confermarne altri (siamo stati due settimane in Uzbekistan e qui c’è il nostro itinerario):
- Tashkent è più bella di quel che dicono: alcuni vi consiglieranno di passarci poche ore, ma non credetegli. Oltre alla città vecchia il Bazar Chorsu, il centro religioso Khast Imom e il Parco Navoi, girate a zonzo per la città, innamorandovi degli enormi e bizzarri edifici costruiti ai tempi del regime sovietico.
- Samarcanda è più brutta di quel che dicono: è vero che le sue medresse, moschee, piazze e minareti sono stupendi, ma i lavori di ristrutturazione e restauro sono stati troppo invasivi. Preferitegli Khiva.
- Andate al Lago D’Aral: arrivarci sembrerà infinito. Dovete attraversare tutto il paese e il deserto che lo taglia in due, poi affittare una jeep che in diverse ore vi porterà sul letto del lago ormai in gran parte prosciugato. Ma arrivare sulla sua riva e vedere l’orizzonte punteggiato di yurte di nomadi vale ogni sforzo. Dormite in tenda in quel deserto di polvere e pietre.
- La svalutata moneta uzbeka: un euro vale oltre 3000 Som Uzbeki. Significa che per pagare un té dovrete viaggiare con sporte di soldi. Letteralmente. Il cambio? Fatelo in strada. Conviene.
- Pazzi per la musica italiana: in Uzbekistan (e in generale in Russia e nelle Ex Repubbliche sovietiche) adorano la musica italiana anni ’80. In particolare Albano e Romina Power.
- L’ossessione per i shashlik: sorta di spiedini di carne, solitamente montone o agnello, che troverete in ogni angolo. Inizialmente ne andrete ghiotti, salvo poi odiarli a forza di mangiarli e vederveli proposti.
- Il museo di Nukus: Nukus è lontanissimo da tutti gli itinerari. Ma il Museo Savitsky custodisce 90.000 opere sfuggite alla censura sovietica nei primi del 1900. Una collezione davvero unica al mondo.
- Ricevute quotidiane: c’è una regola che impone di registrarsi ogni notte in un albergo autorizzato attraverso una ricevuta che attesta il vostro pernottamento. Se una notte dormite da amici, gli alberghi, per una piccola somma, vi rilasceranno comunque la ricevuta.
- Non fatevi offrire da bere: se non volete trovarvi a tracannare per ore bicchierini di vodka e cantare con i vostri commensali. Anzi, fatelo, e vi divertirete come non mai.
- Quanta ospitalità: per due volte ci siamo trovati senza un posto dove passare la notte e dopo pochi minuti qualcuno ci ha offerto un letto. Anche a Tashkent, non solo nei paesini!