boutique della piadina, un’istituzione della Romagna più verace
Se vi chiedessero qual è il cibo più tipico della cucina della Romagna cosa rispondereste? Noi, da romagnoli DOC, non abbiamo alcun dubbio: la piadina! Quella vera, autentica e meno ibidrata con i gusti dei tanti turisti che ogni anno arrivano in riviera! A qualcuno piace la piadina sottile del riminese, mentre altri inorridiscono alla sola visione, abituati a qualcosa di molto più sostenuto e pesante! Ma dove mangiare la migliore piadina romagnola?
Come sempre quando si parla di classifiche è difficile essere imparziali e non farsi influenzare da gusti personali e dal proprio vissuto. Per questo chiariamo immediatamente che per eleggere il miglior chiosco di piadina romagnola (avete presente quei baracchini a strisce bianche e rosse o bianche e verdi?) ci vorrebbe un concorso con tanto di candidati, giudici e pubblico… e anche in questo caso si rischierebbe di lasciare fuori alcune vere e proprie istituzioni.
Per evitare tutto questo, abbiamo deciso di scegliere in modo del tutto personale e unilaterale. Per noi la migliore piadina romagnola si mangia a Bertinoro, un piccolo paesino in Provincia di Forlì-Cesena, arroccato su una bassa collina, chiamato così perché Galla Placidia assaggiando il vino che da sempre si produce dalle sue vigne disse “Non di così rozzo calice sei degno, o vino, ma di berti in oro“. Parliamo in particolare dello storico chiosco Boutique della Piadina, chiamato anche volgarmente “dalla Ines” dal nome della sua storica proprietaria.
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Ma perché sosteniamo con forza che la migliore piadina romagnola si mangi proprio dalla Ines? I motivi sono tanti e non tutti strettamente gastronomici, perché alla fine amare la piadina significa anche lasciarsi affascinare da una serie di personaggi e riti propri della romagnolità.
- La Ines: il primo grande punto fermo de la Boutique della Piadina è la sua anziana ma vivace proprietaria, l’esempio della donna romagnola: instancabile lavoratrice, sempre con la battuta pronta, amica di tutti i suoi clienti e capace di ricordarsi i loro nomi anche nonostante l’età. Chi lavora con lei? Ovviamente, e non poteva essere diverso, suo marito e il figlio. I veri chioschi di piadina romagnola sono a gestione familiare!
- La cagnina: con una bella piadina farcita o un enorme crescione non si beve né birra né acqua. E nemmeno semplicemente vino: dalla Ines si beve cagnina dolce, un vino rosso povero e davvero tradizionale. Servito, obbligatorio, in bicchieri di plastica bianca colmi fino all’orlo.
- Le porzioni generose: chi è abituato a mangiare alla Boutique della Piadina quando si trova in un di quei chioschi tra Rimini e Riccione, dove la piadina è sottile come un’ostia, si alza con la fame. Dalla Ines la farcitura è abbondante, sborda, fa scoppiare la piada, che è sempre rigorosamente grossa e grassa.
- Il menù per veg(etari)ani: in questo caso la Ines ha anticipato i tempi di almeno dieci, quindici anni. A inizio anni duemila, quando ancora il vegetarianesimo non era moda, ha iniziato a proporre prodotti a dedicati agli animalisti più convinti. Non solo: prima che arrivassero le (Supposte? Sbandierate?) intolleranze al glutine e alla farine raffinate nel menù Boutique si potevano trovare proposte al kamut, al farro e al Senatore Cappelli.
- Diffidate delle imitazioni: la Boutique della Piadina si trova sulla strada che porta da Bertinoro a Bracciano, appena usciti dal centro storico sulla destra. Occhio, sulla destra.
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Un anno in Romagna. Due amiche, cucina, colori, paesaggi
Boutique della Piadina
Via Carducci, 28
Bertinoro (FC)
0543-445593
Crediti immagine di copertina: Nuok.it