luoghi abbandonati * flavio facibeni * fotografia
Flavio è un amico di vecchia data. Dopo qualche anno senza sentirci capita di fare quattro chiacchiere e di scoprire la sua passione per i luoghi abbandonati. Il suo è un peregrinare in Italia alla ricerca di un edificio dismesso, una vecchia fabbrica, un ospedale in disuso, da fotografare in tutto il loro decadente splendore.
È un modo diverso di viaggiare, con delle mete sicuramente originali e con un obiettivo nobile: ridare vita a quei posti che sarebbero invece destinati all’oblio. Trovate tutte le sue foto sul sito www.flaviofacibeni.com (un altro amico fotografo che abbiamo intervistato è Filippo Venturi, che ha fatto un interessante reportage dalla Corea del Sud).
Ciao Flavio, raccontaci chi sei e cosa fai nella vita.
Sono un operaio metalmeccanico con la forte attitudine alla fotografia, che spero diventi presto un lavoro a tempo pieno. Nello specifico mi occupo dei seguenti generi: wedding, fotografia d’arredo e d’interni, ritratti, pet photo, workshop con uscita fotografica e tanto altro ancora.
Come nasce il progetto dei luoghi abbandonati?
Tutto inizia più di tre anni fa, quando per la prima volta ho visitato un luogo abbandonato: la fabbrica aeronautica Caproni di Predappio, un posto affascinante e ricco di storia, che mi ha fatto letteralmente innamorare. Da quel giorno ho iniziato a mettermi alla ricerca di altri luoghi simili. Grazie a questa ricerca sono stato notato dalla Brick Lane Gallery di Londra nella quale ho avuto il piacere di esporre nel maggio scorso e dalla Fondazione Mazzoleni per la quale ho esposto presso l’Hotel Marriott di Venezia nel giugno scorso. Altre Gallerie e altre Fondazioni mi hanno contattato e a breve esporrò nuovamente i miei lavori in Italia.
Quale è la storia comune di questi luoghi? Quando e come vengono abbandonati questi luoghi?
Non c’è un vero e proprio filo conduttore che accomuna il motivo dell’abbandono; in alcuni casi può essere la morte dei proprietari senza eredi, in altri il fallimento o il trasferimento di un’attività, in altri ancora la pubblica amministrazione che decide di cessare alcune attività (esemplare è il caso dei manicomi). Addirittura ci sono luoghi abbandonati per semplice incuria da parte di proprietari di multimilionari che non se ne fanno carico. Paradossale invece è il caso di un vecchio maglificio del centro Italia abbandonato, dal giorno alla notte, per motivi imprecisati. Insomma ogni luogo ha una storia d’abbandono diversa.
In viaggio in l’italia alla ricerca dell’abbandono
I luoghi abbandonati non saranno una caratteristica solo italiana? Ce ne saranno in tutto il mondo. Hai avuto modo di studiarli altre nazioni?
Sicuramente in Italia ce ne sono tantissimi e durante le mie ricerche mi è capitato di incontrare urban-explorer di altri Stati. Nel resto del mondo ce ne sono altrettanti e alcuni li sto studiando da tempo. Volete sapere quali? Seguite le mie esplorazioni e un giorno vedrete a cosa mi riferisco.
Sei molto protettivo nei confronti di questi luoghi: perché?
Sono molto protettivo verso questi luoghi abbandonati perché negli ultimi anni, per via di un passaparola fuori controllo, ho visto posti bellissimi depredati e devastati. Io rispetto questi luoghi e nelle mie foto racconto la loro storia cercando di tirar fuori tutta la loro bellezza e il passato orgoglioso. Purtroppo c’è chi invece li usa per sfogare la propria inciviltà. Per questo motivo non posso rivelare il difficile e meticoloso lavoro di ricerca e di investigazione che svolgo. Non posso e non voglio fornire spunti a eventuali vandali.