cosa fare per passare un periodo a studiare e lavorare all’estero
Il programma Erasmus Plus riunisce tutti i diversi progetti di scambio culturale degli atenei di tutta Europa, più quelli di alcuni Paesi vicini alla Comunità Europea. Per poter partire in totale tranquillità è importante informarsi per tempo, per esempio attraverso lo studio Erasmus Liligo. Dove e quando fare domanda
Le domande per prendere parte al programma Erasmus in Europa devono essere presentate alla segreteria della facoltà in cui si è iscritti o all’ufficio Erasmus del medesimo ateneo. Ogni facoltà pubblica uno specifico bando di gara, la richiesta quindi deve tenere conto anche dei requisiti stabiliti da ogni singolo ateneo. Il programma è comunque disponibile per ogni cittadino europeo, oltre che a coloro che studiano in Norvegia, Islanda, Turchia e Lichtenstein. Ogni ateneo stabilisce il numero massimo di studenti da ospitare, selezionandoli in genere in base al merito; se si ha un rendimento traballante è possibile che non si riesca ad accedere, o che si possa partire uno o due anni dopo la prima richiesta. Nella maggior parte dei casi le università tendono a prediligere anche coloro che hanno una qualche conoscenza della lingua locale, meglio quindi seguire dei corsi specifici.
Perché partire
Le motivazioni che spingono un giovane a trascorrere alcuni mesi all’estero sono molteplici, a partire dal semplice desiderio di affrontare un’esperienza del tutto nuova. Molti studenti che approfittano del programma Erasmus in Europa lo fanno per seguire dei corsi in una facoltà particolarmente prestigiosa, almeno per quanto riguarda la loro specifica materia di studio. C’è anche chi parte solo per alcuni mesi, per mettersi alla prova con una situazione che costringe ad uscire dal proprio guscio e ad aprirsi al mondo. Le opportunità sono poi molteplici; si può accedere ad Erasmus anche per un periodo di tirocinio all’estero, o per seguire un master, magari uno che in Italia non è disponibile in alcun ateneo.
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Quando è meglio partire per l’Erasmus
C’è chi consiglia di partire per l’Erasmus in uno specifico momento del proprio corso di studi. In realtà però non esiste una risposta netta e precisa a questa domanda, in quanto ogni singola facoltà offre sfide e problematiche diverse e del tutto peculiari. Molti preferiscono partire per l’Erasmus nel bel mezzo del loro ciclo di studi, quindi durante il secondo o terzo anno della laurea magistrale. Non esiste però una regola precisa, a parte la necessità di essere iscritti almeno al secondo anno. Volendo si può decidere anche di preparare la tesi in un’università straniera, cosa che ci offre ottime opportunità per andare a lavorare all’estero.
La borsa di studio
Conviene anche ricordare che Erasmus si connota come una vera e propria borsa di studio. Questo significa che chi aderisce al programma percepisce un piccolo emolumento ogni mese che trascorre all’estero. La cifra viene stabilita di anno in anno dalla Comunità Europea e si basa sul tenore di vita nel Paese n cui si soggiorna. Quindi chi trascorre L’Erasmus in Danimarca percepirà un assegno superiore rispetto a chi lo trascorre in Ungheria.