a scuola intorno al mondo * famiglia & viaggio
Amiamo le famiglie che hanno deciso di viaggiare senza una data di scadenza. Enya, Valerie e Sean hanno il proposito di mostrare a tutti come si possa (e sia bello!) viaggiare con i bambini. The Kid Trotter è una serie tv veicolata via internet, girata in viaggio e dedicata (anche) alle attività da fare con i più piccoli. Ci siamo innamorati di questa avventura e abbiamo voluto intervistare questa travel family!
Godetevi gli appassionanti racconti di Enya, Valerie e Sean e non dimenticate di seguire i loro viaggi su www.thekidtrotter.com. Vuoi conoscere un’altra travel family che abbiamo intervistato?
1. Chi siete e cosa fate?
Siamo una famiglia multiculturale e multilingue, curiosissima e incredibilmente desiderosa di scoprire gli altri paesi e incontrare bellissime persone da tutto il mondo!
Enya, The Kid Trotter è una bambina di 5 anni, per metà francese e per l’altra irlandese. Come tutti i più piccoli ha una grande curiosità per tutto quello che le sta intorno, insomma, vorrebbe vedere tutto il mondo. Le piace divertirsi, giocare e naturalmente il gelato, come a tutti i bambini. Ma soprattutto ama viaggiare. Dopo che la mamma e il babbo le hanno raccontato le loro avventure e dopo essere stata abituata a spostarsi fin da piccolina, è lei oggi a chiedere di viaggiare, sempre di più!
Valerie, The Mom Trotter è una giornalista televisiva francese, con molta esperienza nel settore della stampa nazionale ed internazionale. Fin dalla più tenera età, e in particolare da quando ha “obbligato” sua madre a mandarla in Inghilterra quando aveva 15 anni, il viaggio è stato una pietra miliare della sua vita. Parla diverse lingue e ha un’infinita sete di cultura. Se la voglia di scoprire fosse un liquido, scorrerebbe sicuramente nelle sue vene.Sean, The Dad Trotter è irlandese. Ha lavorato a lungo come programmatore e sviluppatore di piattaforme online e nel settore dei media. Ha inoltre fatto il giornalista sia televisivo che per la carta stampata. Gli piace viaggiare leggero e ottimizzare al massimo. Per esempio si sforza quotidianamente per convincere The Mom Trotter a ridurre il proprio bagagli: ma alla fine si ritrova a dover usare il suo spazzolino, il suo dentifricio e il suo shampoo. Per non parlare del fatto che spesso le chiede in prestito un paio di calzini: insomma, viaggia leggero, ma riempie lo zaino della sua compagna!
2. Raccontateci del vostro progetto video!
La serie The Kid Trotter è un innovativo, divertente e allegro progetto con l’ambizione di sensibilizzare le famiglie a viaggiare con i propri figli. Siamo convinti che farlo sia un investimento prezioso per la loro educazione e il loro futuro. Con il nostro progetto miriamo non solo a mostrare quanto sia divertente viaggiare con i bambini, ma anche a fare un prodotto che sia allo stesso tempo curioso ed educativo.
Viaggiare con i bambini è un investimento!
3. Dove distribuirete la vostra serie? In televisione o online?
Abbiamo optato per una distribuzione gratuita in rete, in due lingue, inglese e francese. Il nostro obiettivo principale rimane infatti quello di condividere le nostre lezioni con chi non può o non vuole viaggiare. Lo distribuiamo gratis perché vorremmo arrivasse al più grande numero di persone possibile.
4. Parlateci del concetto di worldschooling? (parola formata da world=mondo school=scuola, ndr)
Il worldschooling parte dall’idea che “viaggiando si impara“. Spesso le lezioni, ovvero ciò che si apprende, durante la propria esperienza girando il mondo, sono molto più efficaci di quelle che si potrebbero avere richiusi tra le quattro mura di una scuola. Un viaggio di medio o lungo periodo insegna ai bambini ad abbracciare il cambiamento, ad essere curiosi delle differenze culturali e a imparare tante nuove cose. Enya per esempio dice di parlare dieci lingue in quanto è andata per qualche tempo a scuola in ogni paese che abbiamo visitato. Ovviamente non parla dieci lingue, ma questa apertura mentale le consente di impararle molto più facilmente rispetto ai suoi coetanei. L’aspetto psicologico è davvero importante nella vita e spesso siamo noi stessi ad imporci limiti e a rinunciare ai nostri sogni. Se viaggiare può farci credere in questi sogni, chi può dire che è sbagliato farlo fin da piccolissimi?
Worldschooling e homeschooling: cosa significano?
La settimana scorsa abbiamo assistito ad una dimostrazione, da parte di Enya, di coraggio e risolutezza che non ci aspettavamo da una bambina di cinque anni. Eravamo in una piccola isola del Pacifico a pescare con i locali e lei era l’unica bambina in acqua! Ciononostante aiutava i locali a pescare a mani nude! E alla sera abbiamo perfino mangiato alcuni pesci che ha pescato lei stessa, a soli cinque anni!
5. Enya va a scuola?
Mentre viaggiamo non ci va molto spesso. Ovviamente provvediamo noi all’insegnamento delle basi, come leggere e scrivere. Spesso la facciamo affiancare da backpackers tedeschi perché impari la lingua. Ogni tanto va in scuole per stranieri, soprattutto per capire come cambia il modello scolastico e quindi l’apprendimento di paese in paese!6. Sostenete che i bambini debbano viaggiare fin da piccoli, ma non credete possa essere pericoloso, soprattutto andare in alcuni paesi?
Assolutamente no. Spesso i canali di informazione come televisione e giornali sono tendenziosi. Per questo motivo abbiamo deciso di produrre la nostra web serie. Perché non ne possiamo più dei mass media che raccontano solo storie terribili dei paesi che noi invece amiamo tanto. Non si parla mai delle persone stupende che si possono incontrare nelle zone rurali, che hanno voglia di passare tempo con i turisti tanto quanto i turisti ne hanno di passar tempo con loro. La gentilezza di tutti quelli che abbiamo incontrato sulla nostra strada ci ha davvero spiazzato… e viaggiando con una bimba tutto questo è davvero amplificato: grazie alla sua spensieratezza e curiosità anche noi entriamo immediatamente in sintonia con le persone che conosciamo!