san francesco d’assisi * pellegrinaggio * umbria * toscana
Uno dei modi più belli per scoprire quel paese meraviglioso che è l’Italia è camminando. Perché solo così si possono visitare i borghi antichi fuori dai percorsi turistici e solo in questo modo è possibile godersi senza fretta i panorami offerti dalla penisola. Il Cammino di San Francesco è un percorso tra paesini, foreste, boschi, campagna, che può essere fatto da tutti, laici e credenti.
Abbiamo deciso di parlare oggi di questo pellegrinaggio che attraversa l’Umbria (e tocca anche Toscana a Lazio), perché dopo i terremoti che hanno sconvolto la regione tra Agosto e Ottobre 2016, ogni singola parola per rimacarne le bellezze è importante.
E’ vero che il cammino ricalca le orme del Santo di Assisi, ma non per questo è frequentato esclusivamente per ragioni di fede. Perché chiunque si innamorerà dei borghi medievali dell’Umbria come Città di Castello o Gubbio (l’Italia è bella perché varia: passa da piccoli paesini arroccati ai grattacieli di Milano), rimarrà attonito davanti all’imponente Basilica di San Francesco ad Assisi o ammirerà gli affreschi del Pinturicchio nel Duomo di Spoleto.
L’incredibile cibo umbro dopo il cammino
Provate poi a pensare cosa significa gettarsi a capofitto su una Torta al Testo (un misto tra piadina e focaccia cotta su una sorta di tegola di terracotta) o su un tagliere di gustosi affettati e formaggi umbri (mai provato il Pecorino di Norcia?) e su un bel piatto di strangozzi al tartufo, dopo tante ore di cammino con lo zaino sulle spalle. Immaginate la fame e la soddisfazione. Perché poi non assaggiare uno dei tanti vini locali come il Sagrantino di Montefalco DOCG o il Torgiano DOCG? Nei paesini che caratterizzano le vostre soste notturne non avrete bisogno di prenotare i ristoranti o cercare il migliore online: qualunque piccola osteria vi offrirà meraviglie culinarie!
Fare un cammino non è però per tutti: anche se la Via di Francesco non è particolarmente impegnativa (ci sono salite, ma mai eccessivamente ripide) è consigliato non solo godere di una buona forma fisica, ma anche allenarsi a camminare diverse ore con lo zaino sulle spalle (che dovrebbe pesare meno del 10% del vostro peso corporeo e comunque mai più di dieci chili). Quasi tutte le tappe sono lunghe dai 20 ai 30 chilometri e si percorrono in 6-7 ore a seconda dell’allenamento. Attenzione però, alcune di queste, come quella che va da Gubbio a Valfabbrica è davvero impegnativa: oltre 34 chilometri, con un percorso affatto facile, per un totale di più di dieci ore di cammino. Il consiglio per chi non è particolarmente allenato, è di dividerla a metà. Per la via classica, quella che parte da La Verna, non contate quindi i classici 8 giorni (per 8 tappe) segnalati sulle guide, ma prevedetene almeno una decina.
La Via di Francesco è ancora un cammino poco conosciuto
Considerate poi che la Via di Francesco è relativamente nuova e poco conosciuta: non aspettatevi segnalazioni precise (il sito ufficiale riporta che i segnali giallo-blu sono presenti ovunque, ma non è sempre vero), dovrete stare sempre molto attenti per non finire fuori strada! Strutture ricettive e comfort non sono sviluppate come quelle del Cammino di Santiago, è tutto più familiare e meno turistico.
Pernottate utilizzando Airbnb o cercando ostelli su Hostelworld e fermatevi a cena ogni volta che i proprietari vi dovessero invitare: è il modo migliore (e certamente più economico) per entrare in contatto con la cucina umbra.
Il sito ufficiale, dove scegliere il proprio percorso (c’è la Via del Nord, quella del Sud e la Via Roma) è La Via di Francesco… e ricordate: se non ve la sentite, non rinunciate al cammino, semplicemente scegliete un paio di tappe e lasciate indietro le altre. La cosa importante è arrivare ad Assisi, dopo una lunga salita, magari sfiniti, ma pronti a farsi travolgere dalla bellezza della cittadina.
PS. Un consiglio importante: provate a programmare il cammino per arrivare ad Assisi durante la settimana, evitando il weekend: potrete godervi la città con (un po’) meno turisti, che a migliaia la affollano.