crna gora * paesaggio * montagne * chiesa ortodossa
Il Monastero di Ostrog, incastonato nella parete di roccia dalla quale è stato ricavato, è un’immancabile e affascinante gita di un giorno se siete dalle parti di Podgorica, capitale del Montenegro.
Abbarbicato sul cucuzzolo di una montagna e completamente immerso nella natura più selvaggia, il Monastero di Ostrog da qualche secolo è meta di pellegrinaggio religioso (e turistico). È stato costruito nel 1671 per volere del Vescovo Basilio, che è stato poi canonizzato santo, le cui reliquie si possono venerare nella chiesa-grotta al “piano terra” del Monastero Superiore.
All’inizio della sua storia il Monastero consisteva solamente di due piccole grotte affrescate splendidamente (gli affreschi originali sono ancora perfettamente conservati e visibili) e delle residenze dei monaci, ricavate anche esse nella pietra. La sua struttura odierna è dovuta ai rifacimenti dopo l’incendio che l’ha parzialmente distrutto nel 1926.
Oggi è sostanzialmente diviso in due parti: il Monastero Inferiore, composto da una piccola chiesa in pietra e dagli alloggi dei monaci (al Monastero di Ostrog vivono 25 monaci e 8 suore, che a turno passano una settimana nel Monastero Superiore) e il Monastero Superiore. A separarli un paio di chilometri di salita che si possono percorrere o in macchina o a piedi in mezzo al bosco, seguendo l’antica via dei pellegrini. È una camminata di circa quaranta minuti, tra sterrato e gradoni (sconnessi) di pietra bianca, abbastanza faticosa soprattutto nelle giornate di sole. Alcuni pellegrini la percorrono scalzi e coprono gli ultimi metri in ginocchio.
Appena iniziata la salita sulla vostra destra troverete la Chiesa del Santo Martire Stanko dove diverse volte al giorno viene officiato il battesimo.
L’imponente struttura bianca del Monastero Superiore, addossata alla montagna, è composta dalle stanze dei monaci, un fornitissimo shop (in cui potete trovare anche olio, vino, saponi e altri prodotti fatti dai monaci di Ostrog), un paio di cappelle e dalla struttura che vi porta al cuore del Monastero, ovvero le due grotte-chiese, minuscole, affascinanti e affrescate.
Il Monastero di Ostrog è diventato una meta di pellegrinaggio per i miracoli che si dice avvengano al suo interno. Il primo di cui si ha memoria è stato lo sgorgare di vino dalla roccia del Monastero Superiore. Dopo quell’avvenimento sono stati, si dice, molti gli ammalati e gli infermi guariti mentre pregavano San Basilio. Non solo di fede Ortodossa, ma anche Cristiani e Musulmani. Durante la Seconda Guerra Mondiale sembra che il complesso sia stato bombardato dai tedeschi, ma che la bomba una volta arrivata a destinazione non sia mai scoppiata. Questa è ancora oggi conservata nella chiesa-grotta all’ultimo piano del Monastero, al cui ingresso spesso c’è un monaco pronto a raccontarvi la storia di Ostrog. Completamente affrescata, questa piccolissima cappella (non più grande di 2,5 metri per 2,5 metri) è interamente scavata nella roccia. Così come è scavato nella roccia il terrazzo che la precede, anch’esso con pareti coperte da mosaici e affreschi: da lassù la vista sulla valle Bjelopavlići e sulle montagne che la circondano lascia davvero senza fiato.
Non abbiate fretta di lasciare il Monastero: fatevi incantare dal paesaggio, dalla brezza che vi accarezza la faccia quando vi affacciate da uno dei suoi terrazzi, fermatevi ad ascoltare la sua storia per bocca dei monaci e lasciatevi incantare dai complessi riti religiosi che vengono costantemente ripetuti nelle sue cappelle. Il silenzio ed il rispetto sono d’obbligo, ovviamente.
Coma arrivare al Monastero di Ostrog
Il Monastero si trova a circa 40 chilometri da Podgorica, la capitale del Montenegro, e a circa 25 da Nikšić, ma non è collegato con mezzi pubblici diretti da nessuna di queste due città. Se siete in macchina avrete gioco facile, basta impostare Google Maps e il gioco è fatto: i parcheggi, sia nel Monastero Inferiore che in quello Superiore, sono gratuiti, la strada per arrivare è piena di tornanti ma non troppo trafficata. Noi siamo andati invece in autobus da Podgorica, spendendo 2,5 euro a testa (consultate gli orari su www.busticket4.me): prendete la linea che collega la capitale con Nikšić e chiedete di essere scaricati a Bogetići: vi ritroverete nel bel mezzo di una superstrada: sulla vostra destra, venendo da Podgorica, una decina di chilometri più in alto c’è il Monastero di Ostrog. Chi è ben allenato può coprire la distanza a piedi ma ricordate che: non ci sono alberi e da quelle parti il sole picchia forte; la strada è stretta e anche se il traffico non è affatto sostenuto potrebbe essere pericoloso; gran parte del percorso è in salita. Noi abbiamo optato per prendere uno dei taxi abusivi che aspettano alla fermata dell’autobus: contrattando per 8 euro ci ha portato a destinazione. Insisteranno per aspettarvi e riportarvi anche indietro. Il nostro consiglio è di non farlo: al Monastero Superiore infatti ci è stato sufficiente chiedere un passaggio ad uno dei tanti gruppetti di turisti provvisti di macchina per risparmiarci il costo della corsa di ritorno. Se non doveste essere fortunati (ne dubitiamo!) nei parcheggi dei due monasteri troverete altri taxi abusivi pronti a portarvi indietro.
In treno è decisamente più semplice, ma le corse, a differenza degli autobus che partono ogni mezz’ora, sono molto più rade: prendete la linea che va a Nikšić e scendete alla stazione di Ostrog: da lì vi aspetta una camminata di circa 3 chilometri per arrivare al Monastero Inferiore. Orari consultabili al sito delle ferrovie del Montenegro.
Dove mangiare (e dormire) al Monastero di Ostrog
Non troverete chioschi o ristoranti lassù. Solo qualche distributore automatico di bibite e snack, nient’altro. Portatevi quindi qualche panino che potete farvi fare in qualunque supermercato in città e fermatevi per un breve picnic nel grande piazzale antistante il Monastero Superiore. Se ve ne doveste dimenticare, come abbiamo fatto noi, nella strada tra la fermata dell’autobus e il Monastero ci sono diversi piccoli market in cui rimediare. Alternativamente, circa un chilometro (anche meno) più in giù del Monastero Inferiore c’è un piccolo villaggio ad uso e consumo dei turisti, che ospita negozi di souvenir e qualche ristorante (ordinate un classico dei Balcani, la pljeskavica).
Il nostro consiglio è visitare il Monastero con una gita di un giorno da Podgorica, ma se proprio voleste fermarvi a dormire da quelle parti, i monaci gestiscono una piccola pensione a metà strada tra il Monastero Inferiore e quello Superiore. Non abbiamo trovato indicazioni online su come prenotare, quindi dovrete informarvi una volta arrivati in loco.
Se siete alla ricerca di qualche altra perla dei Balcani, magari lontano dalle classiche mete turistiche, perché non fate un giro dalle parti di Visegrad in Bosnia ed Erzegovina a vedere il celebre Il Ponte sulla Drina, narrato nell’omonimo libro di Ivo Andric?