tè nero * tè verde * hill country * fiorente industria cingalese
Sembra impossibile ma la coltivazione della Camellia Sinensis, la pianta dalla quale si produce il tè di tutto il mondo, è relativamente recente in Sri Lanka. Infatti si iniziò a coltivare questa pianta quando, attorno al 1870, un’infezione batterica infestò con pesanti conseguenze le piantagioni di caffè presenti sull’isola e alcuni brillanti imprenditori decisero di sostituirle con un altro tipo di coltivazione.James Taylor, un proprietario terriero scozzese, per primo piantò gli arbusti del tè in piccoli appezzamenti e venne poi imitato da altri coltivatori con esiti più che positivi. Le piante crescevano rigogliose e il verde luccicante di queste foglioline iniziava a cambiare l’aspetto delle zone montuose dell’isola di Celyon. Ancora oggi il Ceylon Tea viene considerato uno dei più pregiati tè al mondo.
Lo Sri Lanka è al terzo posto come paese produttore di tè (dopo India e Cina), con una quota di produzione totale del 9%. Grazie ad altissimi livelli di esportazione questo prodotto è stato e continua ad essere di enorme rilevanza per l’economia dell’isola, infatti l’industria del tè è la più fiorente del paese e dà lavoro a più di un milione e mezzo di persone (volete partire? Qui troverete tutte le informazioni per organizzare un viaggio fai da te in Sri Lanka)
La raccolta è effettuata interamente a mano principalmente da donne di etnia Tamil e consiste nell’effettuare la brucatura delle foglie più giovani, strappando due o tre foglie con il relativo bocciolo al centro, solitamente di un verde chiaro e brillante. L’arbusto impiega circa una o due settimane per sviluppare nuovi germogli e, grazie al clima stabile dello Sri Lanka, la raccolta del tè è possibile in ogni momento dell’anno.
La prima parte del processo di lavorazione è l’asciugatura delle foglie, che vengono dispote su lunghe griglie ed esposte ad un flusso d’aria che fa sì che in poche ore le foglie perdano umidità. La foglie asciugate vengono macinate grazie ad una macchina che ruotando le taglia e le spezza, attorcigliandole nella classica forma arricciata.
Poi avviene la fase di fermentazione, in cui le foglie riposano da mezz’ora a tre ore. La fermentazione avviene soltanto per il Black Tea, mentre il te verde non subisce questo processo. La foglia è poi trasferita in una sorta di forno ad aria calda ed essiccata. A questo punto le foglie vengono smistate per dimensione grazie all’uso di una macchina che contiene griglie filtranti di varie misure e che suddivide le parti più piccole (tè più pregiato perchè corrisponde alle foglie più giovani) da quelle più grandi, per un totale di 4 pezzature differenti. Le varie produzioni vengono a questo punto impacchettate i grossi sacchi in attesa di essere comprate dagli acquirenti internazionali dei brand di tè di tutto il mondo. L’acquisto avviene in un grande mercato dedicato a Colombo, dove vengono ogni giorno portati campioni del tè prodotto in ogni fabbrica dello Sri Lanka per essere assaggiati da esperti e comprati poi tramite aste.
Come abbiamo imparato tutte queste cose? In tutta la Hill Country dell’isola è possibile visitare numerose fabbriche di tè e capire meglio i processi di produzione: le visite hanno prezzi contenuti (tra i 300 e gli 800 LKR, da meno di 3 euro a poco più di 4) e spesso comprendono assaggi e degustazioni complete.
Leggete il nostro articolo cosa fare in Sri Lanka: visita alla fabbriche di tè, il famoso Ceylon Tea per sapere dove andare a toccare con mano questo magico mondo.