non preoccupatevi, sono fastidiose ma non pericolose
Vi è mai capitato di entrare in mare e sentire dei piccoli morsi o punture in varie parti del corpo senza vedere però nessun tipo si animale marino? Ecco probabilmente siete entrati in contatto con quelle che vengono comunemente chiamate pulci di mare. Se siete incuriositi o allarmati dalla presenza di queste creaturine fastidiose che popolano le acque salate di mezzo mondo leggete questo articolo per saperne di più e per capire come agire in caso di contatto. Il termine pulci di mare è molto comune e utilizzato per descrivere e segnalare la presenza di piccolissime creature marine invisibili (o quasi) che pizzicano o mordono i bagnanti principalmente nelle acque di marepiù temperate. In verità questa definizione non è troppo azzeccata infatti gli animali ai quali ci si riferisce in queste situazioni sono solitamente di due tipologie e in nessun caso si parla di insetti).
Cosa sono le pulci di mare?
La maggior parte delle volte in cui un bagnante subisce un’aggressione da parte delle cosiddette pulci di mare si tratta di minuscoli crostacei (molto spesso troppo piccoli per essere notati) che vivono sospesi nell’acqua sospinti delle onde e delle correnti, senza avere rapporto con il fondo marino. Questo animaletto microscopico ha piccoli aculei urticanti che irritano la palle quando si viene a contatto con essi e ha una sussistenza di tipo parassitico. La più comune tra queste specie è la Nerocilia che appartene al philum degli artropodi, al subphilum dei crostacei, alla classe dei malacostraci ed all’ordine degli isopodi. È una specie presente in tutto il mediterraneo mentre esemplari della stessa famiglia popolano anche gli altri mari e gli oceani nel mondo comprese le acque tropicali. La costante che caratterizza la presenza di queste creature? La presenza di pesci (infatti sono parassiti dei pesci e si nutrono principalmente succhiando il loro sangue proprio come vere e proprie pulci) e di acque temperate.
Questo tipo di animale può letteralmente colonizzare una spiaggia (o meglio le sue acque) un giorno per poi non esserci più il giorno dopo, proprio per la sua completa dipendenza dalle correnti per gli spostamenti.
Che aspetto hanno le pulci di mare?
Come abbiamo detto non è facile vedere ad occhio nudo le pulci di mare, spesso sono davvero piccole ed è difficile riuscire a scorgerle dentro l’acqua. Però ne esistono varie specie, quelle più grandi e ben visibili si trovano spesso nei paesi tropicali con acque calde e soprattutto le femmine sono abbastanza grandi da essere spesso avvistate dai bagnanti. Si tratta di piccoli crostacei di meno di un centimetro che sembrano minuscoli gamberetti ma con forma schiacciata e hanno spesso colore nero, marrone scuro o marrone chiaro.
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Cosa fare se vi accorgete della presenza di pulci di mare?
Per sapere se ci sono o meno le pulci di mare sarà sufficiente una nuotata di pochi minuti: se sentirete 3 o 4 punture (o morsi) in breve periodo il consiglio è quello di uscire dall’acqua e fare subito una doccia.
Sono pericolose le pulci di mare? Non vi preoccupate, perché i morsi isolati non danno solitamente problemi e il fastidio (un pizzicore sopportabilissimo) che creano dura solitamente pochi minuti per poi sparire. Ma le pulci di mare tendono ad ancorarsi alla pelle degli uomini proprio come fanno con i pesci e spesso è possibile ritrovarsele all’interno del costume (specialmente nei costumi interi e nei boxer larghi). Per questo motivo è importante lavare con cura il corpo e anche gli indumenti indossati per il bagno o queste continueranno a morderci ripetutamente nelle stesse zone creando maggiori irritazioni e aumentando la probabilità di una reazione cutanea avversa.
Pulci di mare o plancton?
Molto spesso nei mari tropicali soprattutto nuotando in zone dove la flora sottomarina è prosperosa avrete la sensazione di essere pizzicati in più zone del corpo, come foste improvvisamente entrati in contatto con un grosso e vorace branco di pulci di mare. In verità ci sono molte possibilità che siate letteralmente immersi in un plancton urticante. Niente di più comune negli oceani dalle acque calde, si tratta principalmente di piccolissime larve di medusa che si spostano seguendo la corrente. Spesso le troverete nelle acque dove sono presenti alghe in gran numero, ma a volte anche nelle acque molto limpide. Come per le pulci di mare anche questo tipo di creatura marina può infestare una zona di costa un giorno per poi scomparire, tutto dipende dalle correnti quindi la presenza del plancton non è fissa in un determinato bacino o ecosistema.
Cosa fare se vi accorgete di essere entrati in contatto con plancton urticante
Ci sono persone più o meno suscettibili alle sostanze urticanti di queste larve di medusa: per alcuni è solo un leggero fastidio, per altri invece si parla di vere e proprie reazione allergiche ed eritemi pruriginosi (anche bollosi) che compaiono nelle zone maggiormente esposte. La prima cosa da fare è una doccia molto intensa con acqua tiepida per togliere eventuali residui di plancton dal corpo e dagli indumenti, solitamente è sufficiente per trovare rapido sollievo.
Se doveste notare un tipo di reazione avversa, tipo rash cutaneo particolarmente esteso, potrebbe essere il caso di chiedere consiglio ad un medico e applicare particolari lozioni o assumere antistaminici per limitare l’irritazione ed evitare l’infezione. In caso di sensibilità specifica al plancton urticante è consigliabile fare il bagno con la muta in ogni situazione, almeno nei mari tropicali.
Come curare un’irritazione dovuta alle pulci di mare o al plancton urticante
Se siete particolarmente suscettibili alle reazioni allergiche cutanee in seguito a punture di zanzare o altri insetti avrete una buona possibilità di reagire con irritazioni maggiori anche all’incontro con pulci di mare o plancton urticante.
In questo caso prevenire è meglio che curare. Ovvero?
Il nostro consiglio per le reazioni di minore entità (arrossamenti limitati a piccole aree del corpo e non evidentemente infetti) è portare con voi una crema di quelle che si usano comunemente per le scottature e le punture d’insetto. Sono molto utili in viaggio in diverse occasioni, l’ideale è un prodotto come il Foille, una crema che contiene benzocaina (per alleviare il bruciore ed il prurito), alcol benzilico (per disinfettare e placare il dolore) e cloroxilenolo (che ha azione disinfettante). Essendo un prodotto farmacologico il consiglio è sempre di consultarvi con un medico prima di utilizzarlo.
Se invece cercate un prodotto più leggero per avere sollievo e ripristinare l’equilibrio della pelle irritata potete optare per la Connettivina Sole Spray, una crema efficacissima pensata per le ustioni solari ma molto valida anche per le irritazioni da contatto. Il fatto che sia spray è molto positivo per limitare ulteriori sfregamenti della cute.
Oppure potete scegliere un gel all’aloe che sfrutta le naturali caratteristiche rinfrescanti, lenitive e disinfettanti della pianta per dare sollievo alla cute irritata e affrettarne le guarigione (uttimo anche per i becchi di zanzara o per quelli delle temibili sand flies).
Per le reazioni più estese vi consigliamo di chiedere un parere medico e in ogni caso di evitare ulteriori immersioni e l’esposizione solare diretta fino a guarigione avvenuta.
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