ascoli * moresco * grottammare * san benedetto del tronto
Cosa possiamo fare noi backpackers, viaggiatori e blogger, all’indomani dei terremoti che hanno devastato Umbria e Marche ad Agosto e Ottobre 2016? Semplice: non dimenticarci di queste splendide regioni d’Italia e partire, ancora una volta, alla scoperta di quei territori, che hanno tantissimo da offrire.
Quindi a fine novembre siamo partiti di venerdì mattina, abbastanza presto, per avere una giornata intera ad Ascoli Piceno, fare un sabato in giro per borghi antichi per poi ripartire la domenica dopo un bella passeggiata all’alba sul molo di San Benedetto del Tronto.
Tappa 1 – Ascoli Piceno
Perché andare: il suo centro storico, costruito completamente con blocchi di travertino (roccia sedimentaria calcarea di color bianco caldo), ha un fascino unico. Piazza del Popolo, con la Chiesa di San Francesco e il Palazzo dei Capitani, è una delle più belle in Italia. Prendetevi almeno un giorno per la visita (noi abbiamo pernottato al b&b Piazza del Popolo), fate un aperitivo mangiucchiando olive ascolane in uno dei tanti locali del centro storico, mangiate in uno dei suoi mille ottimi ristoranti e il giorno dopo potrete ripartire soddisfatti nell’anima e nel corpo.
Ascoli Piceno: centro storico in travertino
Tappa 2 – Offida
Perché andare: è il paese del tombolo e dei merletti; ha una bellissima chiesa accucciata su una piccola collinetta da cui si vede uno stupendo panorama; ha un prodotto tipico assolutamente da non perdere: il cichì ripieno, una focaccia superfarcita con tonno, alici, capperi e peperoni.
Tappa 3 – Moresco
Perché andare: è un paese (quasi) fantasma. Nel suo borgo vivono meno di cento persone. Nessun ristorante, né bar, né altra attività commerciale. Si può girare per le stradine e vicoletti senza incontrare nessuno. Lassù vi sentirete sperduti tra i tetti delle Marche.
Tappa 4 – Montefiore dell’Aso
Perché andare: le foto scattate dal suo belvedere sono impagabili. Arrivate all’ora di pranzo e fiondatevi all’Osteria 5 Colli. Noi abbiamo mangiato: vincisgrassi (piatto tipico marchigiano simile alle lasagne), pappardelle al ragù bianco di cinghiale, cinghiale in agrodolce, verdure miste al cartoccio, acqua, vino e caffè (38 euro in due). Una goduria.
Vincisgrassi e pappardelle al cinghiale
Tappa 5 – Grottammare
Perché andare: provate ad arrivare appena prima del tramonto. Iniziate il vostro tour dalla spiaggia, fotografate il borgo alto, attraversate la zona degli hotel e godetevi l’architettura liberty unita ad una fantastica decadenza. Arrampicatevi sul borgo, godetevi il panorama e al calar del sole fate l’aperitivo in uno dei tanti localini nella città vecchia.
Tappa 6 – San Benedetto del Tronto
Perché andare: dopo la tappa a Grottammare è il posto giusto in cui andare a cena, per mangiare sia carne che pesce. Noi siamo stati all’Osteria da Fiorà (parte vecchia della città), dove nel weekend i locali si riversano in massa. E abbiam bevuto un paio di birre nella vivace parte nuova. A San Benedetto, al contrario di quanto avviene solitamente, la città bassa, nuova e più alla moda, più interessante di quella vecchia. Il giorno dopo, appena prima di ripartire per tornare a casa, andate a fare un giro al porto e godetevi lo spettacolo.