bambini nel mondo * scuola fatta in casa * giovani bloggers
Siamo cresciuti in una piccola città di provincia in Italia, dove viaggiare zaino in spalla è considerata un’attività quasi adolescenziale. E’ considerato normale smettere di viaggiare appena si mette su famiglia: bisogna solo lavorare, comprare una casa e crescere un paio di figli. Alyson e James (World Travel Family) hanno fatto il contrario: hanno iniziato una vita da backpackers fulltime con due bambini.
Ciao Alyson! Raccontaci la tua famiglia!
Ciao ragazzi! Sono nata in Galles, ho compiuto 50 anni proprio la settimana scorsa e ho sposato James, un cuoco australiano!
Lui è più giovane di me ed è un grande sportivo: prende parte agli Ironman intorno al mondo! Abbiamo due figli stupendi, D, che ha 12 anni e Boo, che ne ha 10. Il viaggio è sempre stato parte del nostro dna, tanto che ci siamo conosciuti on the road in Egitto e subito dopo abbiamo preso un biglietto Round the World e viaggiato insieme per un anno. Poi abbiamo messo radici a Londra e costruito la nostra famiglia. Quando i bambini avevano uno due e l’altro quattro anni ci siamo trasferiti in Australia: tutto sembrava perfetto… ma in realtà non lo era. Volevamo qualcosa di più, per noi e per i nostri figli: abbiamo deciso di iniziare a viaggiare e di farlo a tempo pieno. E oggi, dopo quattro anni, siamo ancora in giro per il mondo con i nostri bambini (ndr: se pensate che sia una scelta estrema non avete visto come viaggia Marcel!). Non hanno ancora quindici anni e sono già stati in 35 paesi, hanno fatto trekking sull’Everest, hanno vissuto in una piccola città in Romania, scalato le piramidi Maya e si sono anche riavvicinati alle loro radici gallesi. Hanno fatto e visto così tante cose che, sono convinta, non può che essere un bene per loro. Anzi, per noi.
Che lavoro facevate prima di partire?
In molti pensano sia necessario essere ricchi per diventare viaggiatori a tempo pieno!
Lavoravo in ospedale, in laboratorio, ma mi sono licenziata quando è nato il nostro primo figlio. Li abbiamo sempre messi davanti a tutto, alla carriera, ai soldi: non potevo pensare di mandarli all’asilo nido, per questo ho smesso di lavorare subito. Mio marito era, anzi in qualche modo lo è ancora, un cuoco di ottimo livello. Per anni abbiamo vissuto solo con il suo stipendio, anche se non è che fosse così elevato, specialmente per vivere a Londra. Ma siamo stati oculati, abbiamo ristrutturato due proprietà e le abbiamo vendute discretamente bene. Con il ricavato abbiamo preso casa in Australia, una casa grande e bella a dir la verità. Quindi no, non eravamo ricchi.
Abbiamo ancora quella casa, che adesso affittiamo: da lì vengono parte dei nostri introiti mensili, in più riusciamo a far fruttare i nostri siti e mio marito lavora di tanto in tanto come cuoco. Viaggiare è comunque più economico che vivere in un grande appartamento, con tutti i comfort del caso. Ora guadagniamo meno, abbiamo bisogno di meno e viviamo di più. Viaggiare è diventato il nostro lavoro, un lavoro che ci porta in tutto il mondo!
Perché avete deciso di cambiare la vostra vita? E soprattutto, cosa ne pensavano i bambini?
Erano d’accordo. O meglio, avevano 6 e 8 anni quando abbiamo lasciato l’Australia, quindi non sapevano esattamente quale sarebbe stato il loro futuro. Regolarmente ci confrontiamo con loro, gli chiediamo dove vogliano vivere, cosa vogliano fare. E vogliono continuare a viaggiare.
Viviamo anche per lunghi periodi a Londra, dove loro passano tanto tempo con i loro amici, che è una cosa che ritengo fondamentale. Amano inoltre il fatto che nel blog io recensisca hotel di lusso e navi da crociera, così possono (possiamo!) godere gratis tutto quel benessere!
Perché abbiam cambiato vita? In parte per fornire un’educazione migliore ai nostri figli: vivendo tutta la vita in un paese sperduto nel Queensland quanto e cosa avrebbero potuto realmente imparare? In più mio marito lavorava tantissimo, non ci riuscivamo mai a vedere. E ovviamente perché amiamo viaggiare. Forse la risposta giusta sul perché della nostra scelta è: per divertimento!
La nostra routine quotidiana? Non esiste!
Descrivici la vostra vita di tutti i giorni. Vi muovete spesso o vi godete un paese per lungo tempo?
Non abbiamo una routine. Durante il primo anno eravamo i classici backpackers, ci spostavamo quasi ogni giorno. Oggi preferiamo stare un mese qui, uno lì, a volte ci fermiamo per molto più tempo, altre giriamo parecchio. Abbiamo una base in Romania, dove solitamente per la stagione sciistica stiamo per lunghi mesi. Nel 2016 abbiamo vissuto a Dubai, in Sri Lanka, Grecia, Galles, Thailandia e guidato per oltre un mese in giro per l’Europa. Diciamo che tutto dipende da cosa facciamo in quel momento, le persone con cui siamo e quello che ci salta in testa.
I vostri figli non vanno a scuola?
La scuola locale, nel Queensland non ci soddisfava affatto, quindi abbiamo ritirato i, nostro figlio più grande e abbiamo iniziato un progetto di scuola a casa. Ci siamo resi immediatamente conto che era la scelta giusta, è cambiato completamente, in positivo, ovviamente. La sua vita era molto migliore. Quindi il nostro figlio piccolo ha iniziato subito con questo metodo, e non è mai andato in una vera scuola. Il loro futuro scolastico non lo conosciamo e non lo conoscono neanche loro. Dipende da cosa vogliono fare con la loro vita. Per ora il mio figlio piccolo sta già guadagnando qualche soldo con il suo blog e quello grande è uno youtuber. E se un giorno volessero diventar commercialisti? Per noi andrebbe benissimo e li supporteremmo in tutto e per tutto.
Non credo in molti riescano a comprendere quello che fate. Avet ricevuto molte critiche?
Solo dai membri più anziani della nostra famiglia. E’ normale che siano legati al loro modo di vivere e di pensare e che la nostra scelta risulti strana.
Penso che da parte loro ci sia anche del risentimento, perché ci vorrebbero a portata di mano, sempre intorno. Ma noi, semplicemente, non abbiamo interesse nel vivere dove siamo cresciuti, anche se dovessimo abbandonare il viaggio a tempo pieno! Molte persone che incontriamo pensano che la nostra sia una bella scelta di vita, anche se devo dire che ultimamente le persone che frequentiamo sono simili a noi: persone che vivono diversamente dalla cosiddetta normalità. Traiamo molto energia e supporto dai nostri amici e conoscenti.
I bambini imparano di più sul campo che dai libri
In Italia c’è l’abitudine di appendere lo zaino al chiodo non appena nasce il primo figlio. Ditegli qualcosa che li convinca a continuare a viaggiare.
Uscite, andate in giro per il mondo. I vostri bambini impareranno molto di più viaggiando che da un testo scolastico. Però sinceramente non porterei mai bimbi piccoli in molti dei posti che abbiamo visitato. Ho incontrato bambini di pochi anni nel “circuito dei backpackers” e non penso sia una buona idea. Ma se si fanno le cose per bene, si scelgono buoni hotel, destinazioni sicure, mezzi di trasporto tranquilli, ce la si può e deve fare. Noi abbiamo aspettato che i nostri due figli fossero abbastanza grandi per poterci seguire senza problemi.
Dove vi vedete fra dieci anni?
A un certo punto forse mi trasferirei a Londra, se potessimo permettercelo. Ma di sicuro non potremmo, quindi è difficile che accasa. Il prossimo anno vivremo a Chiang Mai per un po’, questo è tutto quello che so. Avevamo quasi comprato una casa in Romania, ma la Brexit ha rovinato il nostro progetto. Fra dieci anni ne avrà sessanta, e spero di poter ancora fare trekking sull’Himalaya. Potremmo tornare nella nostra casa in Australia in qualsiasi momento, ma nessuno di noi vuole farlo. Vorremmo vivere in centro e sud America per qualche tempo. Mio marito sogna un nostro remoto futuro in un’isola in Thailandia, ma io al solo pensiero di starmene ad oziare mi annoio. Non so cosa faremo, ma sento che abbiamo tantissime opportunità interessanti.